9 anni fa iniziava un giallo, quello della scomparsa di Roberta Ragusa da Gello, frazione di San Giuliano Terme, in provincia di Pisa, che ha segnato profondamente la Toscana e che ancora oggi, inonda i salotti televisivi, anche se, per la giustizia italiana, il responsabile della sua morte c’è, si chiama Antonio Logli ed è già stato consegnato alle patrie galere.
“Un dolore che dura da 9 anni”. E’ questo il post, pubblicato su Facebook da Maria Ragusa, cugina di Roberta, proprio oggi, 13 gennaio 2021, in cui ricorre il nono anniversario della sua uccisione, senza che il suo corpo sia stato mai ritrovato. Il 10 luglio 2019, una sentenza, confermata in Cassazione, ha condannato a 20 anni l’allora marito, Antonio Logli e il tribunale civile ha dato il via libera alla successione dei beni della donna in favore dei figli, Daniele e Alessia Logli.
Logli chiede la revisione del processo
Nonostante tre gradi di giudizio abbiano posto una pietra tombale sulla vicenda, Antonio Logli , dal canto suo, dopo aver innumerevoli volte ribadito di non aver mai fatto del male a Roberta, sperando che torni, non rinuncia a proporre una richiesta di revisione del processo. Parliamo di un uomo che, per ottenerla, ha già cambiato 2 volte avvocato; oltre che di un uomo che ha annunciato di voler sposare in carcere Sara Calzolaio, ex amante, oggi sua fidanzata.
Ma chi è Antonio Logli a distanza di 9 anni? Per la criminologa Anna Vagli che, insieme all’avvocato Simone Giordano, sta lavorando per arrivare alla famosa revisione del processo, è un uomo che si professa innocente e che vuole dimostrarlo; un uomo profondamente provato dalla detenzione, resa ancora più dura dalle restrizioni imposte dal Covid; un uomo recluso senza poter vedere la fidanzata, i figli, la famiglia; un uomo che in carcere sta completando le sue memorie che diventeranno un libro sulla sua vita, in cui parlerà anche della scomparsa della moglie.
I fatti
Il 13 gennaio 2012 Logli andò a denunciare la scomparsa della moglie, asserendo che si fosse allontanata nella notte, senza lasciare tracce, in pigiama, da sola, senza portare nulla con sè. Le forze dell’ordine iniziarono a cercare, invano, la povera Roberta, mentre gli investigatori scoprirono che il Logli aveva, da molti anni, una relazione con un’altra donna, Sara Calzolaio.
Per gli inquirenti il primo tassello per l’indagine per omicidio è stata la corrispondenza telematica tra i due, assieme alla crisi matrimoniale e alla presenza sempre più ingombrante dell’amante. E poi c’è la testimonianza di Loris Gozi, che la notte della scomparsa, aveva visto Roberta fuggire di casa ma non da sola, bensì in compagnia del Logli che la aspettava in auto e che avrebbe animatamente discusso con lei.