Gay Pride Roma: Marino in prima fila nel corteo del 7 giugno

Il sindaco di Roma Ignazio Marino parteciperà al Gay Pride del 7 giugno. Istituita anche la settimana Rainbow dal 12 al 18 maggio in cui ci saranno numerose iniziative dedicate alla sensibilizzazione sul tema dei diritti gay

Gay Pride Roma: Marino in prima fila nel corteo del 7 giugno

Il Sindaco di Roma Ignazio Marino sarà in prima fila nel corso del Gay Pride che si terrà nella città eterna il prossimo 7 giugno. La notizia è stata resa nota dopo l’incontro avvenuto oggi in Campidoglio fra il sindaco della Capitale e le comunità LGBT.

Nella riunione di oggi fra il sindaco e le associazioni gay, hanno partecipato anche l’assessore capitolino alle Pari Opportunità Alessandra Cattoi e la consigliera comunale di Sinistra Ecologia e Libertà Imma Battaglia. Nel corso del tavolo tecnico non si è discusso solo del Gay Pride, ma anche di altre iniziative per sensibilizzare i cittadini romani sul problema della discriminazione nei confronti dei gay.

A questo proposito è stato pensato nel corso dell’incontro di dedicare un’intera settimana, dal 12 al 18 maggio, dedicata proprio alla discussione sui diritti gay e sugli episodi di razzismo nei confronti di persone omosessuali. Nella “settimana Rainbow” ci sarà l’occasione di convocare anche un consiglio comunale straordinario dedicato esclusivamente al tema dei diritti delle coppie gay e per discutere sui casi di omofobia. A questa assemblea capitolina, che si terrà il 15 maggio, saranno invitati anche i docenti del liceo scientifico Giulio Cesare, al centro di una manifestazione omofoba nei giorni scorsi, in risposta alla lettura di un brano di un libro di Melania Mazzucco in cui si descriveva un rapporto sessuale fra gay.

La protesta del gruppetto di studenti, vicini al gruppo Blocco Studentesco, ha riportato a galla il tema dell’omofobia ma dall’altro lato ha sollevato molte polemiche sulle motivazioni che hanno portato alla lettura di un testo in cui si racconta di un’esperienza sessuale fra persone dello stesso sesso. Da una parte, coloro che denunciano la vicenda come un nuovo attacco alle comunità gay e alle loro richieste di diritti civili, dall’altra chi sottolinea la poca attinenza di un testo che tratta tematiche simili con i programmi didattici delle scuole.

Di certo le polemiche non si spegneranno e se ne tornerà a discutere nel corso della “settimana Rainbow”. SEL ha già annunciato che presenterà una richiesta per l’istituzione del registro delle unioni civili.

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