Un doppio lutto, un’altra famiglia falcidiata dal Covid, stavolta a Gagliano del Capo, un comune con poco più di 5000 anime della provincia di Lecce. Qui un papà e una figlia sono morti a 20 giorni di distanza l’uno dall’altro per il virus, lasciando nel dolore e nell’incredulità il paesino salentino.
Amalia Cucinelli, 42 anni, è stata la prima a contrarre il virus sul posto di lavoro, un calzaturificio piuttosto noto in zona e poi è toccato agli altri membri della famiglia ma per lei e per il padre la situazione è drasticamente peggiorata fino al decesso. Papà Cosimo si è spento il 20 aprile; lei nella notte tra venerdì e sabato.
L’accaduto
Cosimo, 70enne, ex dipendente del Comune di Gagliano, ha perso la sua battaglia contro il Coronavirus il 20 aprile, mentre la morte di Amalia è avvenuta come un fulmine a ciel sereno. Le sue condizioni sono improvvisamente peggiorate, sino al ricovero presso il Dea del Vito Fazzi di Lecce e al decesso.
Insieme ad Amalia, hanno contratto il virus anche la mamma e la sorella maggiore che si sono negativizzate, nei giorni successivi, senza complicazioni. Ora resta la disperazione del fratello gemello Salvatore, della moglie e della figlia che non hanno potuto far altro che assistere, inermi, all’evolversi della situazione, col conforto di parenti, amici e conoscenti, sino al tragico epilogo che ha portato via due componenti di questa famiglia così unita in appena 20 giorni.
Amalia, che poco più di 3 anni fa era convolata a nozze con il suo amato Alfredo, viene descritta come una grande lavoratrice dal carattere solare e in tanti, appresa la notizia del suo decesso, hanno voluto dedicarle dei messaggi di cordoglio. Un suo collega, Maurizio, ricorda i lunghissimi 8 anni di lavoro in fabbrica in cui ogni mattina c’era il consueto saluto con il sorriso sulla bocca e il buongiorno, mentre Imma, pur non conoscendo Amalia, dice di aver pregato sempre per lei, non appena ha appreso che stava lottando per vivere. “Ora sei un angelo“, le scrive.