Una pioggia di fumogeni, uova, pomodori e banane contro Matteo Salvini. E’ accaduto a Foggia, all’ingresso dell’hotel Cicolella, dove il segretario della Lega Nord aveva in programma un incontro elettorale. Una cinquantina circa di manifestanti sono stati caricati successivamente dalle forze dell’ordine. Quello di Foggia è uno dei tanti incontri in Puglia negli ultimi giorni, e Foggia ha replicato quanto successo a Lecce di domenica mattina. Decisamente più calorosa l’accoglienza di Bari, che ha atteso Salvini a villa Romanazzi Carducci con un delegazione di operai della Natuzzi, a rischio licenziamento.
A Lecce, invece, Salvini arriva a sostenere Adriana Poli Bortone nella corsa verso la presidenza della Regione Puglia, e viene accolto da contestazioni feroci. Contestazioni convinte quanto gli applausi che il leader della Lega, Matteo Salvini, raccoglie all’interno dell’hotel Tiziano, sul cui palco si presenta con la felpa blu con la scritta Salento. Fuori circa duecento manifestanti, alcuni esponenti dei centri sociali e del mondo antagonista, che hanno lanciato uova e intonato cori molto critici contro la Lega e le sue propaggini salentine, la lista Noi con Salvini. Dentro una platea stregata dal comizio del leader, che ha toccato tutti i temi a lui cari: l’immigrazione, la sicurezza, il lavoro.
Da Lecce, inoltre, Salvini non perde l’occasione per lanciare messaggi all’alleato Silvio Berlusconi: “Non siamo noi a sostenerlo,ma è Berlusconi che sostiene la Lega, i numeri oggi sono cambiati, siamo noi che dettiamo il programma“. E boccia anche l’ipotesi del Cavaliere di costruire, all’indomani delle regionali, un partito Repubblicano sul modello americano: “Non faccio marmellate, io non sono per le ammucchiate di centro destra o di centrosinistra, puntiamo a un progetto nuovo”.
Situazione rimasta abbastanza tesa per tutto il suo tour elettorale in terra pugliese che denota un minor consenso verso la Lega Nord, nonostante il partito sia schierato in prima linea per sostenere le popolazioni a sud per aiutarle con il discorso immigrazione.