La fuga di Giuseppe Mastini, alias Johnny lo zingaro si è conclusa dopo 25 giorni dall’evasione dal carcere di Fossano, approfittando del regime di semilibertà. Fingendosi corrieri, gli agenti della Polizia di Stato, hanno catturato il 57enne ergastolano, finito anche nell’inchiesta per la morte di Pier Paolo Pasolini, assassinato il 2 novembre del 1975 sulla spiaggia di Ostia.
L’evaso è stato individuato a Taverne d’Arbia, in provincia di Siena, in un’abitazione di alcuni parenti della sua compagna Giovanna Truzzi, conosciuta in carcere, ed evasa anch’essa dagli arresti domiciliari, che stava scontando a Pietrasanta in provincia di Lucca.
Le forze dell’ordine sono riuscite a risalire al nascondiglio dei due ricercati, grazie ad alcune intercettazioni telefoniche ai danni dei parenti della donna ed in particolare all’ordine di un nuovo materasso, proprio per ospitare i due fuggitivi.
L’annuncio della cattura è stato dato dalla Polizia di Stato su twitter: “È stato catturato il latitante Giuseppe Mastini detto Johnny Lo Zingaro, evaso il 30 giugno scorso dal carcere di Fossano (Cuneo)”, accompagnato dal video della cattura. Appresa la notizia, il Ministro degli Interni Marco Minniti si è subito congratulato con il capo della Polizia Franco Gabrielli, ed ha ringraziato sia la Polizia di Stato che la Polizia Penitenziaria per lo svolgimento delle indagini, che hanno portato all’arresto dei due evasi.
Johnny lo zingaro, approfittando del regime di semilibertà, lo scorso 30 giugno, non si era presentato al lavoro alla Scuola di polizia penitenziaria di Cairo Montenotte in provincia di Savona. Gli investigatori hanno accertato che raggiunta la città di Genova in taxi, Mastini ha poi preso un treno in direzione Pietrasanta, dove si è unito alla sua compagna per proseguire insieme la fuga. Denunciati a piede libero anche alcuni fiancheggiatori. Per Mastini, autore di numerosi delitti negli anni 80, si tratta della quarta evasione.