Quando si parla di tragedie familiari, si sa, ogni commento diventa superfluo e fuori luogo. Ma quello che è successo a Landrecies, nella regione del Nord-Passo di Calais, a nord della Francia, ha davvero dell’incredibile: si parla di decine di coltellate, infatti, che il padre (Jerome C.) avrebbe inferto alla piccola figlia, di appena 8 anni, uccidendola in una maniera tanto cruenta quanto immotivata. Ogni volta che si parla di un fatto di cronaca di questo genere, riuscire a dare una spiegazione sul perché della follia di questo gesto diventa impossibile: tanta ferocia su un essere indifeso, sulla propria figlia, la creatura che dovrebbe essere protetta da un genitore, lascia sempre di stucco.
Per dovere di cronaca, però, dobbiamo raccontare di un matrimonio finito male. Una separazione ancora fresca, avvenuta nelle ultime 3 settimane, che deve aver lasciato degli strascichi indelebili nella già fragile mente di quest’uomo. La figlia, infatti, era in affido proprio al padre per questo week-end, l’ultimo per la piccola, in un giorno che ha sconvolto in un momento la vita di questa famiglia, distrutta per sempre. Dopo il gesto di inaudita ferocia, l’assassino della piccola ha tentato, senza riuscirci, il suicidio con una pistola ad aria compressa, in un estremo tentativo di porre fine alla propria vita, forse dopo essersi reso conto dell’assurdo atto che aveva appena commesso.
Al momento, la polizia francese sta cercando di ricostruire la vicenda, di cui si è venuti a conoscenza da poche ore, per provare a capire i motivi che hanno spinto l’uomo a questo folle gesto. Qualunque sia la verità che emergerà, quello che resta o, meglio, quello che manca, è questo piccolo angelo, volato via troppo presto per mano del proprio padre.