Si è spento all’età di 97 anni Francesco Rivella, una figura chiave nella storia della Ferrero e nella creazione della leggendaria Nutella. Il chimico piemontese, originario di Barbaresco, è scomparso il 14 febbraio 2025, nello stesso giorno in cui, dieci anni fa, moriva Michele Ferrero, fondatore dell’impero dolciario.
Braccio destro di Ferrero, Rivella ha giocato un ruolo cruciale nella selezione delle materie prime e nello sviluppo dei prodotti che hanno reso l’azienda di Alba un marchio globale. La carriera di Rivella nella Ferrero iniziò nel 1952, quando, a soli 25 anni, entrò nell’azienda subito dopo la laurea in chimica bromatologica. Il suo compito principale era studiare e selezionare le migliori materie prime per garantire una qualità eccellente nei prodotti.
Lavorando nella celebre “Stanza della Chimica“, contribuì a rivoluzionare l’approccio dell’azienda, passando dall’uso di surrogati a una produzione con ingredienti di prim’ordine, compreso il cacao tostato in proprio. Questa scelta strategica si rivelò determinante per il successo internazionale della Ferrero, che da piccola realtà locale si trasformò in un colosso del settore dolciario.
Francesco Rivella non si limitava a lavorare nei laboratori, ma accompagnava Michele Ferrero in viaggi esplorativi nei Paesi del Nord Europa. Il loro obiettivo non era copiare i prodotti dolciari esistenti, ma migliorarli e reinterpretarli con uno standard qualitativo superiore. Insieme analizzavano tavolette di cioccolato, cremini e altre specialità, elaborando nuove formulazioni che avrebbero poi portato alla creazione di icone del gusto come la Nutella.
Gigi Padovani, autore del libro “Mondo Nutella“, ha raccontato come Rivella e Ferrero abbiano posto le basi per un marchio che sarebbe diventato sinonimo di eccellenza nel mondo. Nel corso degli anni, Rivella ha diretto i laboratori tecnologici Ferrero a livello internazionale, diventando vicedirettore delle ricerche di base dal 1973 al 1993. Ha supervisionato i laboratori chimici e tecnologici in Italia e all’estero, assicurandosi che ogni prodotto rispettasse i rigidi standard qualitativi imposti dall’azienda.
Il suo impegno nella ricerca ha contribuito a mantenere Ferrero all’avanguardia nel settore, garantendo un’evoluzione costante dei prodotti senza mai scendere a compromessi sulla qualità. Oltre alla sua straordinaria carriera, Francesco Rivella era un uomo profondamente legato alla sua terra. Vedovo e padre di quattro figli, Paolo, Sandro, Enrico e Chiara, viveva ad Alba, dove coltivava la passione per la pallapugno e la frutticoltura. Ha ricoperto ruoli di prestigio, tra cui presidente dell’Ordine dei chimici e della Proloco di Barbaresco. Dal 1970, era membro attivo del Rotary Club Alba, dove era considerato un pilastro della comunità. Il club lo ha ricordato come un amico insostituibile e un uomo di grande valore umano e professionale.
Il funerale di Francesco Rivella si terrà lunedì 17 febbraio alle ore 15 nella cattedrale di Alba. La sua scomparsa segna la fine di un’epoca per Ferrero e per l’industria dolciaria italiana, ma il suo contributo continuerà a vivere in ogni vasetto di Nutella e in ogni prodotto che ha contribuito a rendere celebre nel mondo.