Quella che doveva essere una giornata all’insegna del relax si è trasformata in una disgrazia per Francesca Ferrari, 55enne di Pescara, vittima di un bruttissimo sinistro stradale avvenuto ieri pomeriggio sull’autostrada A25. La donna viaggiava in moto con il marito, Lucio, insieme a un gruppo di amici, quando, a pochi metri dalla galleria del casello Bussi-Popoli, sulla corsia in direzione Pescara, è stata sbalzata improvvisamente dal mezzo, perdendo la vita sul colpo. Le cause del sinistro sono ancora in fase di accertamento, ma, secondo le prime ricostruzioni fornite dagli agenti della polizia stradale di Pratola Peligna, non si sarebbe verificato alcun scontro con altri veicoli.
Una dinamica inspiegabile, su cui ora si indaga per comprendere cosa possa aver provocato la perdita di controllo del mezzo e la disgrazia caduta della donna. Un destino crudele: la famiglia segnata da tre lutti in cinque anni Francesca Ferrari aveva già attraversato dolori inimmaginabili. La sua vita era stata segnata dalla perdita dei due figli, strappati troppo presto all’affetto della famiglia. Prima Lorenzo, deceduto a soli 25 anni. Poi Marco, 19 anni, deceduto due anni fa in un disperato sinistro stradale con lo scooter. Ora, a distanza di poco tempo, anche lei se n’è andata, lasciando il marito Lucio e l’unica figlia rimasta, Marta, 29 anni, che da appena sette mesi le aveva regalato una nipotina. Francesca non si era mai ripresa da quelle disgrazie. Il dolore per il decesso dei figli l’aveva segnata profondamente, ma si era aggrappata con tutte le sue forze all’amore del marito e della figlia, cercando di trovare un senso a un’esistenza straziata dalla perdita.
Una famiglia legata al mare e alla passione per le moto
Lucio Ferrari è uno dei più noti armatori abruzzesi. Le sue barche da pesca sono tra le più grandi e conosciute di Pescara, e i nomi delle sue imbarcazioni raccontano la storia della sua famiglia: Maria Teresa, Manuccio, Giuliana e Marco. Quest’ultima, in particolare, è stata una dedica speciale al figlio scomparso nel sinistro sulla riviera nord. La passione per le moto era un altro elemento che univa la famiglia. Lucio, da sempre appassionato delle due ruote, approfittava di ogni giornata di sole per convincere la moglie a fare un giro per l’Abruzzo. Una passione che aveva trasmesso anche a Marco, il figlio deceduto disgraziatamente il 3 giugno 2023, quando, attorno alle 2 di notte, stava percorrendo il lungomare di Pescara. La sua moto si scontrò con un mezzo della società Ambiente, che si stava immettendo sulla riviera da via Muzii e stava effettuando una svolta a sinistra. Per giorni, Francesca rimase nel reparto di Rianimazione a pregare e sperare in un miracolo. Ma il miracolo non arrivò. Fu proprio lei, insieme al marito, a prendere la straziate decisione di donare gli organi del figlio, che hanno salvato sei vite.
Lo strazio della comunità
La disgrazia di Francesca ha scosso profondamente Pescara e l’intera marineria abruzzese, che si stringe attorno alla famiglia Ferrari. Il destino sembra essersi accanito senza pietà su di loro, portando via nel giro di pochi anni tre membri della stessa famiglia. Oggi, in porto, le barche della famiglia restano ormeggiate, testimoni silenziose di un strazio senza fine. La comunità si unisce nel lutto per una donna che, nonostante il strazio aveva continuato a trovare la forza di andare avanti, fino a quando il destino crudele non ha deciso di spegnere anche la sua luce.