Francesca muore di parto a 29 anni assieme a 2 dei 3 gemelli: assolti i 14 medici per non aver commesso il fatto

Sono stati tutti assolti dal tribunale di Santa Maria Capua Vetere, «per non aver commesso il fatto», i quattordici medici imputati per la morte della 29enne Francesca Oliva e di due dei suoi tre gemellini, avvenuta il 24 maggio del 2014.

Francesca muore di parto a 29 anni assieme a 2 dei 3 gemelli: assolti i 14 medici per non aver commesso il fatto

Nessun colpevole per la morte di Francesca Oliva. Il giudice Roberta Carotenuto della Prima Sezione Penale del tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha assolto con formula piena i medici di Pineta Grande e quelli dell’ospedale di Giugliano in Campania che ebbero in cura la ragazza, 29enne di Gricignano d’Aversa, morta mentre era in attesa di 3 gemelli.

Francesca Oliva morì per setticemia mentre portava in grembo tre gemelli. Dopo le minacce di aborto, il suo medico, il 7 maggio, le aveva praticato un cerchiaggio cervicale a fronte della presenza di una significativa leucocitosi con neutrofilia del 77%, emersa dagli esami del sangue.

La vicenda

Pochi giorni dopo l’intervento, le sue condizioni si sono aggravate ed era stata ricoverata d’urgenza alla Clinica Pineta Grande, mettendo anche al mondo i suoi tre gemelli. Uno dei tre, il maschietto, era già morto quando fu partorito, ma nessuno se ne sarebbe accorto: la presenza del feto morto e dunque in decomposizione provocò una setticemia che fu fatale per la 29enne.

Delle altre due bimbe, nate in quel travagliato parto, una morì poche ore dopo essere venuta al mondo, l’altra è invece sopravvissuta pur pesando solo 600 grammi, dopo un lungo periodo in terapia intensiva neonatale. Assolti con formula piena tutti i 14 medici imputati per la morte di Francesca Oliva, la 29enne di Gricignano deceduta sette anni fa, nel maggio 2014, insieme a due dei tre gemellini che portava in grembo, durante il parto avvenuto nella clinica “Pineta Grande” di Castel Volturno.

Il giudice della Prima Sezione Penale del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, Roberta Carotenuto, ha assolto, per non aver commesso il fatto, dall’accusa di omicidio colposo i medici della Pineta Grande Stefano Addeo, Renato Brembo e Giuseppe Delle Donne e i medici dell’ospedale di Giugliano (Napoli) Gerardo Buonanno, Vincenzo Cacciapuoti, Gerardo Cardone, Giuseppe Ciccarelli, Giovanni De Carlo, Antonio Della Gala, Pasquale Favale, Pietro Granata, Giuliano Grasso, Crescenzo Pezone ed Antonio Russo.

Al termine della requisitoria, il pm Gerardina Cozzolino aveva chiesto 4 anni di reclusione per Addeo e Delle Donne e 2 anni per i medici dell’ospedale di Giugliano. Per Brembo, invece, era stata chiesta l’assoluzione, a cui si era associata la parte civile rappresentata dall’avvocato Raffaele Costanzo, chiedendo comunque il riconoscimento dei danni. Alla fine, il giudice ha accolto la tesi del collegio difensivo (avvocati Pierpaolo Napolitano Bruscino del Foro di Nola, Claudio Sgambato, Paolo Maria Di Napoli, Alfredo Plini, Giovanni Abate, Lorenzo Magnarelli) supportata dalla perizia medico-legale che ha indicato come unico responsabile un altro medico, nel frattempo deceduto.

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