Foto e video sexy su OnlyFans: "È la maestra dell’asilo". Bufera nella scuola della parrocchia

Una maestra di una scuola parrocchiale di Treviso è finita al centro di una polemica dopo che è stata scoperta a pubblicare foto e video sexy su OnlyFans, suscitando preoccupazioni tra la dirigenza scolastica e la comunità locale, con la richiesta di interrompere questa attività per mantenere il posto di lavoro.

Foto e video sexy su OnlyFans: "È la maestra dell’asilo". Bufera nella scuola della parrocchia

Il mondo digitale continua a mescolarsi con la vita quotidiana, ma a volte gli intrecci possono portare a situazioni imbarazzanti e delicate, specialmente quando riguardano il settore educativo. Recentemente, una storia ha suscitato scalpore a Treviso, dove una maestra di una scuola materna parrocchiale si è trovata al centro di una controversia legata alla sua attività su OnlyFans, una piattaforma che consente la pubblicazione di contenuti per adulti a pagamento.

La vicenda ha preso piede dopo che la docente, che di giorno svolgeva il suo ruolo di insegnante in un asilo della zona nord di Treviso, è stata scoperta pubblicando e vendendo foto e video sexy sulla piattaforma OnlyFans.

Questi contenuti, sebbene non strettamente pornografici, sono stati giudicati troppo provocanti, tanto da suscitare preoccupazione tra la dirigenza scolastica e nella comunità locale. La scoperta è avvenuta quando alcuni degli scatti più audaci sono finiti tra le mani del dirigente scolastico, suscitando un’ondata di polemiche. La maestra avrebbe anche utilizzato un canale Telegram per pubblicizzare i suoi contenuti.

Nonostante la piattaforma OnlyFans non sia esclusivamente legata a contenuti pornografici (alcuni creatori di contenuti vi pubblicano anche performance artistiche come il burlesque, come dichiarato dalla stessa maestra), l’associazione di queste immagini con una figura educativa ha creato una situazione estremamente delicata.

La reazione della scuola parrocchiale non si è fatta attendere: la docente è stata convocata e invitata a smettere di caricare contenuti hot, pena la perdita del posto di lavoro. La vicenda ha suscitato una forte attenzione mediatica, anche se, secondo quanto riportato dalla “Federazione Italiana Scuole Materne” di Treviso (FISM), non sarebbero arrivate segnalazioni dirette da parte di genitori o famiglie degli studenti. La presidente di FISM Treviso, Simonetta Rubinato, ha commentato l’incidente esprimendo la necessità di trattare con riservatezza questioni così delicate, invitando i genitori a discuterne con il personale scolastico prima di intraprendere altre azioni.

Non è la prima volta che si registrano casi di insegnanti o educatori coinvolti in attività parallele su piattaforme per adulti, ma la situazione in questa scuola parrocchiale ha avuto una risonanza particolare

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