Formia, ucciso l’avvocato Mario Piccolino: indaga la Direzione Antimafia

Aveva 71 anni ed era noto sia come avvocato che come blogger sul sito freevillage.it, dove combatteva una battaglia contro le mafie che probabilmente gli è costata la vita

Formia, ucciso l’avvocato Mario Piccolino: indaga la Direzione Antimafia

Mario Piccolino, avvocato 71enne, è stato trovato morto nel suo studio a Formia. La causa della morte è stata un colpo d’arma da fuoco alla testa. L’uomo – noto blogger di freevillage.it, sito su cui pubblicava articoli e commenti contro le mafie – era già stato aggredito nel 2009, quando un uomo armato di cric si era introdotto nel suo studio e l’aveva colpito al volto. Quella volta l’aggressore era poi stato identificato come Angelo Bardellino, il quale era stato successivamente rinviato a giudizio.

Se l’episodio del 2009 era stata solo un’aggressione – probabilmente volta ad intimidire Mario Piccolino -, questa volta l’avvocato è stato brutalmente assassinato. Un uomo di media statura e vestito con un bermuda militare è entrato nello studio di Piccolino – situato in pieno centro città – e ha chiesto di lui ad un giovane ingegnere che divideva lo studio con l’avvocato, presentandosi a volto scoperto e fingendosi un cliente. Lo stesso ingegnere ha raccontato di aver sentito prima una breve discussione tra Piccolini e il suo assassino, e poi un unico colpo d’arma da fuoco, rivelatosi mortale per l’avvocato di Formia.

Le indagini per individuare l’identità del killer e le motivazioni dell’omicidio sono ancora in corso, ma gli inquirenti non escludono la possibilità che possa trattarsi di ritorsione da parte di uno dei tanti clan di camorra che da anni vivono e operano a Formia, una città considerata fin dagli anni Ottanta la “Svizzera dei Casalesi” e chiamata da Carmine Schiavone semplicemente “provincia di Casale”.

Gli investigatori stanno valutando anche la pista di una vendetta da parte di un cliente dell’avvocato, molto conosciuto in città, ma per avere risposte certe occorrerà sperare in una svolta delle indagini, che proseguono sia sulla scena del crimine che attraverso gli interrogatori condotti dalla squadra mobile di Latina ai testimoni, che potrebbero aiutare a dare un volto e un nome all’omicida di Mario Piccolino.

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