Forli-Cesena, presepe di Villalta: un omaggio alla bigenitorialità e all’amore paterno

Nel presepe di Villalta, Giuseppe culla Gesù Bambino mentre Maria riposa dopo il parto. I volontari che lo hanno realizzato spiegano che in esso hanno voluto omaggiare la bigenitorialità.

Forli-Cesena, presepe di Villalta: un omaggio alla bigenitorialità e all’amore paterno

Chi si trova anche solo di passaggio in provincia di Forli-Cesena, esattamente a Villalta, frazione di Cesenatico, può visitare un presepe in strada davvero originale, ra i più ammirati di ogni anno. 

Per il Natale 2021, i volontari che lo hanno realizzato, hanno voluto rappresentare la Natività, omaggiando la bigenitorialità e l’amore paterno, dato che è Giuseppe che culla il Bambino Gesù poco dopo la nascita, consentendo a Maria, sdraiata accanto ai due, di riposare dopo il parto.

La spiegazione del presepe data da chi lo ha realizzato

I volontari, che hanno realizzato il presepe, hanno spiegato che si tratta della messa in pratica fedele di una lettera pastorale, denominata “Tutto suo padre, Gesù il figlio di Giuseppe”; lettera che il Vescovo di Cesena, Douglas Regattieri, aveva recentemente dedicato alla figura di San Giuseppe, accompagnata da un’immagine di San Giuseppe, in piedi, con Gesù Bambino tra le braccia.

I volontari hanno detto: “Abbiamo voluto dare visibilità a quella bella immagine di una piena paternità di Giuseppe che culla suo figlio appena nato come qualunque papà, laaciando riposare Maria“. Il presepe è costituito da 23 statue a grandezza naturale, realizzato dai volontari del comitato culturale Il Mulino che unisce il simbolismo plastico del messaggio attualizzato.

Giuseppe e Maria, stavolta cambiano ruolo: lui culla Gesù, mentre lei, stanca, si riposa. Si tratta di un riconoscimento alla figura paterna, colta in un atteggiamento di amore del papà per antonomasia verso il figlio; un tributo alla sensibilità e al rispetto mostrato nei confronti della donna, della madre per eccellenza: Maria. 

In esso dunque non c’è nessuna rivisitazione modernista o provocazione sessista. L’idea, spiega Mauro Moschini, uno degli animatori del presepe, è venuta a marzo, mentre ad agosto è iniziata la realizzazzione di due nuove statue: quella di San Giuseppe che, al centro della scena, tiene in braccio il bambino, e quella di Maria, distesa a riposare su un pagliericcio. Gli ideatori hanno celebrato cosi San Giuseppe, alla cui immagine la Chiesa ha dedicato il 2021. Il presepe è visitabile in via Cesenatico fino a domenica 16 gennaio.

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