Orrore a Foggia, dove un uomo di 60 anni, senza fissa dimora, è stato picchiato da un cittadino senegalese di 47 anni. Il motivo di tanta violenza sarebbe del tutto futile, in quanto la vittima dell’aggressione avrebbe contratto con il senegalese un debito di circa 70 euro. Quest’ultimo, invece di parlare con lui con le buone maniere e civilmente, ha pensato di effettuare nei confronti dell’uomo una vera e propria aggressione. Il 60enne vive in un casolare abbandonato situato in via San Severo, alla periferia del capoluogo dauno.
Il 47enne lo ha raggiunto qui, e dopo averlo picchiato selvaggiamente, ha preso una corda e lo ha legato tra i rifiuti. A lanciare l’allarme, chiamando le forze dell’ordine, sono stati alcuni cittadini rom rumeni che abitano lì vicino, i quali notando l’uomo legato e riverso sul cumulo di rifiuti hanno capito che fosse successo qualcosa di grave. Sul posto sono giunti gli agenti della Polizia di Stato, che hanno proceduto a salvare il malcapitato. Sul posto anche i sanitari del 118.
Rifiutato il ricovero in ospedale
La vittima dell’aggressione si è fatta medicare sul posto e ha rifiutato il ricovero in ospedale. I poliziotti hanno individuato l’aggressore poco distante, per cui lo hanno raggiunto. Dopo le formalità di rito il 47enne è stato arrestato con le accuse di sequestro di persona, lesioni e rapina. Per il 60enne non ci sono state ulteriori conseguenze fisiche.
L’episodio ha destato sgomento in tutta la città di Foggia. Sul caso non è escluso che nelle prossime ore possano conoscersi ulteriori dettagli. Per motivi di privacy le generalità dell’arrestato e della persona aggredita non sono state rese note. Se non ci fosse stato il tempestivo intervento dei soccorsi la vicenda sarebbe potuta anche finire diversamente.
Il 60enne sarebbe stato lasciato legato fuori dall’edificio, con entrambe le mani e i piedi che erano bloccati. L’arrestato rimane adesso a disposizione dell’autorità giudiziaria, e molto probabilmente i magistrati, a breve, sottoporranno il soggetto 47enne all’interrogatorio di garanzia, in modo da confermare il fermo.