Foggia: commando in azione per un’esecuzione in pieno giorno

È accaduto nella mattinata di oggi, 9 Agosto, a Foggia. Una vera è propria esecuzione. Un commando mafioso ha sparato in pieno giorno, mietendo quattro vittime.

Foggia: commando in azione per un’esecuzione in pieno giorno

Quanto accaduto stamane a Foggia sembra una scena da film tratta da una di quelle serie poliziesche che tanto amiamo. Non si tratta di finzione però, anzi: quanto è accaduto, infatti, non è frutto dell’immaginazione di qualche sceneggiatore, ma la cruda realtà.

Il commando killer è entrato in azione sulla strada statale 272, quella che collega San Marco in Lamis con Apricena (comuni della provincia di Foggia). Si tratta sicuramente di un’esecuzione a sfondo mafioso, e non sarebbe nemmeno la prima. Negli ultimi mesi, infatti, numerosi sono stati gli episodi simili: solo negli ultimi otto mesi, il Gargano e la provincia di Foggia contano già 15 morti.

Il commando ha sferrato il suo attacco poco dopo le ore 10, di questa mattina 9 Agosto, in pieno giorno, sulla strada statale 272, nei pressi della stazione ferroviaria. Una vera è propria scena da Far West, quella a cui hanno assistito i testimoni. Quattro sono le vittime dell’agguato.

Al momento, non si hanno dettagli precisi: si sa soltanto che il commando ha aperto il fuoco a colpi di pistola sulle vittime. Quello che è certo, però, è che sicuramente l’accaduto ha uno sfondo mafioso. Anche se gli investigatori non si sono ancora sbilanciati su quanto è accaduto durante l’assalto nei pressi della stazione, sembrerebbe trattarsi di un regolamento di conti. Una vendetta maturata a causa del duplice omicidio di Antonio Petrella, e di suo nipote Nicola Ferrelli, ritenuto vicino al clan Di Summa.

L’assassinio di Petrella e Ferrelli era avvenuto il 20 Giugno di quest’anno. Le due vittime, all’epoca, furono affiancate da un’auto in corsa nella periferia di Apricena. Dopo averli ammazzati a colpi di pistola, fucile, e kalashnikov, i killer hanno infierito sulle vittime colpendoli al volto, e sfigurandoli, nonostante fossero già morti. Sicuramente, l’agguato di oggi è la risposta – in termini vendicativi – alla mattanza del 20 Giugno.

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