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Foggia, allarme trichinellosi: sono dieci gli infetti dopo aver mangiato carne di cinghiale

In Italia sono attualmente 10 i casi di infezione per Trichinellosi, concentrati precisamente nella provincia di Foggia, in Puglia, nel susseguirsi di una cena a base di carne di cinghiale di origine non controllata. Scopriamo di più su questa grave infezione

Cronaca
Pubblicato il 15 marzo 2023, alle ore 11:16

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Foggia, allarme trichinellosi: sono dieci gli infetti dopo aver mangiato carne di cinghiale

In Italia, sono 10 i casi di Trichinellosi, concentrati tutti nella provincia di Foggia, in Puglia; trattasi di una malattia causata da un parassita trasmesso dagli animali all’uomo, precisamente se viene consumata carne cruda o poco cotta di cinghiali, equini e suini contenente larve di Trichinella.

Le larve si accumulano nell’intestino dove si sviluppano fino a divenire adulte e dopo l’infezione si riproducono. Questa grave infezione dipende dalla quantità di larve ingerite e questo determina la gravità dell’infezione, se più o meno grave; in quest’ultimo caso le complicazioni riguardano l’apparato cardiocircolatorio, neurologico e respiratorio, e possono portare anche alla morte, in casi estremamente gravi.

Inizialmente può essere scambiata per semplice influenza, in quanto la maggior parte delle infezioni si verifica in inverno, nel periodo in cui avvengono i macelli di animali che non subiscono alcun controllo. Tra i sintomi troviamo: febbre, dolore muscolare, diarrea (sintomatologia presente nel 40% dei casi), edema facciale e emorragie, sottocongiungivale, sottoungueale o retinica, dopo un’esposizione a carne infetta.

Il parassita, come indicato dal Ministero della Salute è in grado di resistere, per un mese, al congelamento a -15°, ma viene inattivato nel momento in cui la temperatura di cottura nel cuore della carne raggiunge i 70° per almeno quattro minuti.

Si ipotizza che le persone positive al parassita Trachiniella, che si trasmette appunto all’uomo per sola via alimentare, avrebbero mangiato carne di cinghiale, di origine non controllata, dopo una battuta di caccia sui Monti Dauni.

Gli operatori stanno ricostruendo la catena di contagio e il focolaio potrebbe aumentare, anche se va evidenziato che la Trichinellosi non si trasmette da persona a persona, ma solo dalla carne all’uomo.

I dieci casi positivi alla Trichinellosi sono stati scoperti all’ospedale Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni rotondo e ricoverati nel pronto soccorso della zona, ma stanno bene e stanno già seguendo una profilassi farmacologica vermicida a casa.

La Trichinellosi può essere prevenuta con semplici misure igienico sanitarie quali:

  • consumare carne ben cotta, fino al suo interno. Il colore della carne deve passare dal rosa al bruno.
  • Far esaminare la selvaggina e i suini macellati a domicilio da un veterinario.
  • se la carne non è stata sottoposta ad esame, meglio congelarla per almeno 1 mese a -15°
  • Impedire ai suini di mangiare carne di altri animali
  • pulire bene gli strumenti da macello a domicilio
  • salatura, essiccamento e affumicamento, non assicurano la morte del parassita.
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Cosa ne pensa l’autore
Sabrina Forina

Sabrina Forina - È bene osservare e rispettare le norme igienico sanitarie, qui sopra riportate, sostenendo controlli e verifiche costanti sugli animali prima della loro macellazione. Ciò non toglie la buona abitudine di cuocere bene la carne in tutte le sue parti, anche quelle più interne, in modo da non temere possibili malattie parassitarie.

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