Firenze, riceve l’esito del tampone del figlio morto più di un anno fa

Un geometra fiorentino si è visto arrivare i risultati del tampone del figlio, morto oltre un anno fa ad un mese di vita a causa di una malformazione alla testa. "Riaperta una ferita mai risarcita, chi lucra su tamponi falsi come questo?"

Firenze, riceve l’esito del tampone del figlio morto più di un anno fa

Ogni giorno aumentano sempre più i casi di contagi da Coronavirus nel nostro Paese ed i relativi tamponi effettuati per individuare i casi positivi. Quanto avvenuto a Firenze negli scorsi giorni lancia però una pesante ombra sulla veridicità dei numeri comunicati dalle Asl. La storia, raccontata dal portale Notizie.it, è stata raccontata dal Geometra fiorentino Lorenzo Vieri, che si è visto recapitare a casa il referto dei risultati del tampone del figlio.

Il piccolo Guglielmo però è venuto a mancare oltre un anno fa a poco più di un mese dalla sua nascita a causa di una malformazione della corteccia celebrale non diagnosticata in gravidanza. Un dolore immenso per la famiglia Vieri che ha portato anche alla fine del matrimonio dei genitori di Guglielmo, dolore che è stato rinnovato dalla ricezione della lettera da parte della Asl che ha riaperto una ferita mai risarcita.

Lorenzo ha deciso di rendere pubblica la sua storia, commentando: “Se questo è il modo in cui il Ministero riferisce ogni giorno i numeri sui tamponi eseguiti, siamo messi bene. Che attendibilità possono avere quei numeri se dentro hanno inserito anche quello di mio figlio morto 18 mesi fa?
Esclusa la possibilità di un errore di omonimia, dato che nella lettera della Asl sono riportati, oltre al nome ed al cognome, anche codice fiscale e data di nascita del piccolo Guglielmo. La richiesta arriva da un istituto medico toscano non identificato, mentre l’esito dei risultati del tampone indicato nella lettera è “non rilevato”.

Immagino he lo Stato abbia pagato per quell’esame, per cui mi viene pure da pensare che qualcuno lucri sui tamponi falsi come questo“, commenta il Sig. Vieri, che si è rivolto all’avvocato Luca Biagi per fare chiarezza sulla vicenda e non esclude la possibilità di fare causa alla Asl per i danni morali causati dalla ricezione della lettera.
Mai visto una cosa del genere. Di un cattivo gusto incredibile“, ha commentato l’avvocato Biagi. “Questo sarebbe il modo in cui ci tratta la nostra sanità che paghiamo profumatamente e il sistema falsato con cui conteggiano il numero di tamponi Covid giornalieri“.

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