Firenze: detenuti tentano di dare fuoco ad una guardia carceraria

Alcuni detenuti del carcere fiorentino Sollicciano hanno tentato di dare fuoco ad un agente. Dopo averlo fatto scivolare sull'olio, procurandogli una frattura, hanno dato fuoco al liquido nel tentativo di bruciare la guardia.

Firenze: detenuti tentano di dare fuoco ad una guardia carceraria

Un grave episodio di violenza nel carcere di Sollicciano è stato denunciato dal sindacato Uilpa, che ha reso pubblica la notizia dell’aggressione da parte di alcuni carcerati nei confronti di una guardia penitenziaria. I prigionieri avrebbero infatti tentato di dare fuoco all’agente dopo averlo fatto cadere a terra.

La vicenda si è svolta nella nottata tra lunedì e martedì poco dopo la mezzanotte nel carcere fiorentino, quando due detenuti del reparto giudiziario hanno chiesto l’intervento del personale. I due autori dell’aggressione hanno quindi buttato dell’olio nel corridoio che ha causato la caduta dell’agente che stava arrivando di corsa verso la loro cella in risposta alla loro chiamata.

Una volta che l’agente è caduto a terra, i prigionieri hanno dato fuoco all’olio a terra, facendo arrivare le fiamme vicino alle gambe della guardia. E’ stato solo grazie all’intervento di un collega che l’agente non ha riportato gravi ferite da ustione, dato che il fuoco arrivava a lambire i pantaloni della sua divisa quando il collega è intervenuto per salvarlo.

Trasportato al pronto soccorso, l’agente ha comunque riportato 30 giorni di prognosi in seguito alla caduta, che gli ha provocato una frattura al braccio. In seguito all’aggressione, i due detenuti responsabili sono rimasti nella sezione nella quale si trovavano a causa di mancanza di posti in altri reparti del carcere. I due hanno devastato completamente la camera dove si trovavano, distruggendo tutti i suppellettili.

L’evento di stanotte da considerarsi un vero e proprio attentato allo Stato e ai suoi rappresentanti con un balzo in avanti nell’aggressività dimostrata“, denuncia Eluterio Grieco, il Segretario generale Uilpa, aggiungendo che senza un immediato intervento si rischia una escalation che potrebbe avere esiti imprevedibili sulla incolumità del personale e la sicurezza del carcere stesso.” La gravità è dimostrata dalla premeditazione dovuta al modus operandi dei ristretti che hanno agito con l’intento di cagionare un danno al personale“.

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