Firenze, arrestato il marito di Marinella Bertozzi: l’ha massacrata

Firenze: è stato arrestato il marito di Marinella Bertozzi. L'autopsia e le registrazioni lasciate dalla donna hanno rivelato come la donna sia stata massacrata dal marito, Giacomo Benvenuti

Firenze, arrestato il marito di Marinella Bertozzi: l’ha massacrata

E’ stato arrestato il marito della donna morta il 30 ottobre per cause all’apparenza naturali: Giacomo Benvenuti, operaio 40enne di Querce di Fucecchio (Firenze), è accusato di aver ucciso la moglie, Marinella Bertozzi. A dare il risultato sconvolgente è stata l’autopsia e le registrazioni lasciate dalla donna che hanno rivelato la verità: il marito l’aveva colpita con violenza con calci, pugni e anche con il manico metallico di una scopa.

Le violenze e le minacce di morte sono documentate anche da un file audio della durata di 40 minuti che la donna aveva registrato seguendo il consiglio del fratello, e la storia andava avanti ormai da tanto tempo. Frasi come “Ti spacco il muso, ti tronco tutta… Alzati… Con me devi essere una gazzella”, testimoniano le violenze subite da Marinella, e nel file si sente anche il rumore di schiaffi e di un colpo metallico.

Benvenuti la sera del 30 ottobre picchiò la moglie fino a ucciderla, diede una sistemata alla casa con il disinfettante e poi chiamò il 118: l’uomo raccontò ai sanitari che la donna si era sentita male e che non era sicuro se fosse ancora viva. 

La situazione della coppia era conosciuta da tutti in paese, ma Marinella, anche se subiva le violenze, difendeva sempre il marito e raccontava di essersi fatta male cadendo o roba del genere. I rilievi del medico fatti la sera della morte di Marinella non rivelarono però segni di morte violenta, ma i risultati dell’autopsia dicono che il decesso è avvenuto per shock emorragico causato da lesioni a livello addominale poi propagatisi ad altri organi.

Dall’autopsia è anche emerso che la donna aveva contusioni al cranio e al collo, segni evidenti di un tentativo di strangolamento, e anche al torace, e diverse fratture delle costole. La donna aveva preso diversi tranquillanti prima di morire, e aveva anche bevuto per dimenticare quello che aveva sopportato. A far partire le indagini è stata una denuncia fatta dal fratello di Marinella, che sapeva tutto sulla situazione della sorella e conosceva le violenze messe in atto dal cognato. A casa di Benvenuti sono state fatte nuove ricerche, e l’uso del luminol ha permesso di scoprire tracce di sangue e di fluidi corporei ovunque, sulle pareti, sui pavimenti, nel letto, e anche su tantissimi oggetti.

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