È iniziata nel modo peggiore la finale di Coppa Italia Fiorentina-Napoli. Molti gruppi di tifosi napoletani hanno aggredito i poliziotti nei pressi dello stadio Olimpico. I tifosi hanno esploso petardi e fumogeni contro gli agenti, che stavano scortando il pullman con a bordo gli ultrà azzurri. Durante la rissa, che si è scatenata, sono stati sparati anche diversi colpi di pistola.
Il resoconto finale della sommossa a pochi minuti dall’inizio della finale di Coppa Italia è di decise di feriti, tra cui anche tre tifosi napoletani, che sono stati raggiunti dagli spari. Uno di questi versa in condizioni gravissime. Si tratta di un giovane di 26 anni, che è stato raggiunto da un proiettile al torace e ad una spalla ed è stato subito ricoverato all’ospedale San Pietro sulla Cassia, dove è stato sottoposto ad un intervento chirurgico d’urgenza e, secondo i primi bollettini medici, sarebbe in condizioni gravi tanto da far temere per la sua stessa vita. Un altro ragazzo di 30 anni, colpito ad una mano e ad una spalla è stato portato al Santo Spirito in codice rosso. Il terzo tifoso, 43 anni, invece, ha riportato delle ferite più lievi ed è arrivato a Villa San Pietro con un codice giallo.
Il quarto ferito sarebbe, a quanto sembra, il custode di un vivaio su viale di Tor di Quinto che, secondo le prime indiscrezioni e ricostruzioni, avrebbe sparato perché spaventato da un gruppo di tifosi nelle vicinanze. a quanto sembra la recinzione ed il cancello d’ingresso sarebbero stati forzati ed accanto all’uomo sarebbero stati rinvenuti diversi bossoli esplosi. Al momento gli uomini della polizia scientifica stanno cercando di ricostruire bene la dinamica dell’incidente per capire bene come si sono svolti i fatti. Sembra, comunque, che proprio da quel luogo sarebbero partiti i colpi che hanno ferito i tre tifosi napoletani.
Subito dopo gli spari i supporter napoletani hanno ritirato sia le bandiere che gli striscioni sugli spalti ed hanno chiesto alla squadra di non scendere in campo con la Fiorentina per l’attesissima finale di Coppa Italia. Alla fine la partita è iniziata e le squadre sono scese in campo, come da copione, ma con diversi minuti di ritardo. L’atmosfera tesa della serata è continuata anche in campo dove sono seguiti dei fischi durante l’esecuzione dell’Inno di Mameli cantato da Alessandra Amoroso prima del fischio d’inizio della finale di Coppa Italia.
Secondo quanto dichiarato dalla Questura di Roma, il ferimento dei tre tifosi napoletano poco prima dell’inizio della finale di Coppa Italia “non sembra essere collegato a scontri tra tifosi, ma avrebbe cause occasionali”. Al momento gli inquirenti stanno interrogando i vari testimoni presenti al momento del tumulto. Dopo la sparatoria la situazione è rimasta molto tesa anche fuori dallo stadio, dove diversi pullman di tifosi napoletani e fiorentini sono rimasti bloccati ai caselli e sono seguiti altri feriti, trasportati in ospedale in condizioni che non destano preoccupazione.
Ancora una volta, quindi, un match sportivo finisce per mietere delle vittime e per dare vita a scontro ed a tumulti. Al momento i feriti sono sotto osservazioni, ma nelle prossime ore potrebbero arrivare nuovi sviluppi sulle loro condizioni di salute. Questa finale di Coppia Italia sicuramente non sarà dimenticata con facilità.