Lui si chiama Norberto Achille, ed è il presidente delle Ferrovie Nord Milano finito in questi giorni nell’occhio del ciclone. Il motivo? Spendeva soldi dell’azienda, tantissimi soldi, per faccende private, le più disparate.
La lista delle spese sarebbe in realtà lunghissima. In questo articolo, ve ne diamo solo un piccolo sunto. Partiamo dalle spese telefoniche: nel giro di cinque anni, ha fatto spendere alla sua azienda 124.296 euro (!), fornendo una scheda aziendale alla moglie Patrizia e al figlio Marco (al quale diceva: “Te lo stacco il telefonino, non scherzo più!”) oltre che all’altro figlio Filippo, che si era attivato l’offerta ‘twin card’ col padre. Anche la BMW Serie 5 data al figlio Marco (con carburante e telepass) e la seconda auto aziendale regalata a se stesso (un Audi A6) fanno sì che a Norberto Achille venga contestato il reato di peculato.
Poi ci sono 900 euro spesi in una serata al Twiga, il locale di Briatore e della Santanché, 3.749 euro per le scommesse, 7.634 euro per Sky (alcuni spesi per film pornografici). Dopo la notifica arrivategli, comunque, Norberto Achille si è dimesso dall’incarico. Amico stretto di Silvio Berlusconi, era stata proprio Forza Italia a consegnare quest’uomo alla guida della FNM.
La società è gestita da Forza Italia e Lega Nord (tre consiglieri a testa), più un funzionario dell’Audit, Andrea Franzoso, che in questa storia sembra proprio essere il dirigente diligente, mentre dall’altra parte emergono sperperi di ogni tipo. Tra pochi giorni, saranno nominati i nuovi vertici della società, con il governatore della Lombardia Maroni che ha indicato in Andrea Ghibelli (deputato del Carroccio) il successore di Achille. Ma sembra che uno dei consiglieri indagati, Carlo Alberto Belloni, sia amico di Ghibelli, e le polemiche continuano, soprattutto da parte del Movimento 5 Stelle, che prepara battaglia, annunciando: “Lunedì prossimo parteciperemo all’assemblea degli azionisti di Fnm per tutelare gli interessi dei lombardi”.