Un 31enne albanese già colpito da un decreto di espulsione è stato arrestato dai carabinieri di Peschiera del Garda dopo essere stato sorpreso alla guida di un’auto di grossa cilindrata lungo la Strada Regionale 11, nonostante il divieto di rientro in Italia per cinque anni. Il controllo è scattato nel pomeriggio di venerdì 19 dicembre, durante un servizio di pattugliamento del Nucleo operativo e radiomobile dei carabinieri di Peschiera del Garda lungo la SR11, nel territorio di Castelnuovo/Peschiera.
I militari hanno notato un veicolo di grossa cilindrata con alla guida il 31enne e hanno deciso di procedere con un controllo di routine su strada, come previsto dai normali servizi di prevenzione. Alla richiesta di esibire i documenti, l’uomo ha mostrato una carta d’identità che ha subito insospettito i carabinieri, poiché sul documento figurava soltanto il cognome della moglie e non i suoi dati anagrafici completi, un elemento anomalo che ha fatto scattare ulteriori verifiche.
Accompagnato in caserma a Peschiera del Garda per accertamenti più approfonditi, il 31enne è stato sottoposto a identificazione tramite rilievi dattiloscopici, che hanno permesso di risalire alle sue generalità reali. Dagli accertamenti è emerso che, nel 2022, la Prefettura di Brescia aveva emesso a suo carico un provvedimento di espulsione dal territorio nazionale, con divieto di reingresso in Italia per cinque anni.
Nonostante quel decreto, l’uomo risultava nuovamente presente e circolante in Veneto, in evidente violazione del divieto. La violazione di un decreto di espulsione con divieto di reingresso configura un reato specifico previsto dal Testo unico sull’immigrazione, che espone lo straniero a procedimento penale oltre alle misure amministrative di allontanamento.
Alla luce di quanto emerso, i carabinieri hanno proceduto all’arresto del 31enne per inosservanza del provvedimento di espulsione, ponendolo a disposizione dell’autorità giudiziaria competente. Il giudice ha convalidato l’arresto e fissato una nuova udienza per marzo, nella quale verrà esaminata nel merito la sua posizione e valutato l’eventuale consolidamento delle misure restrittive o l’adozione di ulteriori provvedimenti.
Il caso si inserisce in un contesto più ampio di controlli su strada e di contrasto alle violazioni dei provvedimenti di espulsione, che le autorità di pubblica sicurezza segnalano come fenomeno ricorrente lungo le principali arterie del Veronese e della provincia di Brescia. L’episodio di Peschiera del Garda conferma il ruolo dei controlli di pattuglia nel far emergere situazioni di irregolarità sul territorio, spesso scoperte a partire da dettagli apparentemente minimi, come un documento d’identità anomalo o incongruente con le dichiarazioni rese al momento del fermo.