Fermato in autostrada perché procedeva a zig zag: stava lavorando in smart working alla guida

Un 45enne di Livorno è stato fermato sulla A11 perché viaggiava a zig-zag. Gli agenti hanno scoperto che stava lavorando al tablet mentre guidava in autostrada. "Dovevo controllare la mail", si è giustificato l'uomo.

Fermato in autostrada perché procedeva a zig zag: stava lavorando in smart working alla guida

A causa della pandemia del COVID-19 lo smart working, che prima di ora era considerato di nicchia e poco conosciuto, è diventato ora fondamentale nel mondo del lavoro, con persone che si trovano a lavorare non solo da casa, ma anche nei luoghi più disparati.  Quello che sicuramente non si aspettavano gli agenti di Montecatini era di trovare un uomo al lavoro in smart working mentre si trovava alla guida della propria automobile in autostrada.

La vicenda si è svolta in Toscana nel pomeriggio di mercoledì 19 maggio. Una pattuglia di polizia di Montecatini in servizio in autostrada ha notato una macchina che procedeva a zig-zag sulla A11 Firenze-Mare all’altezza di Capannori, in provincia di Lucca. I poliziotti hanno cercato di far cenno alla macchina di fermarsi, ma il mezzo a continuato a procedere.

I militari si sono quindi affiancati alla macchina per verificare che non ci fossero problemi e si sono resi conto che il conducente non procedeva diritto perché stava consultando un tablet che teneva appoggiato sul volante dell’automobile. “A parte la scarsa libertà nei movimenti, perché per mantenere il portatile sul volante non aveva margine di manovra, l’uomo era talmente distratto da non accorgersi neppure che la pattuglia della Stradale gli stava accanto e gli indicava di fermarsi”, scrive la polizia nel raccontare quanto accaduto.

Quando si è finalmente reso conto della presenza dei poliziotti ed ha accostato la macchina, la polizia ha identificato l’uomo come un quarantacinquenne Livorno. Il pericoloso autista si è giustificato dicendo che era in smart working e che doveva assolutamente consultare delle e-mail urgenti di lavoro.

Una scusa che non è bastata ad evitargli una multa e la perdita di un punto dalla patente. Conseguenze tutto sommato lievi, se si tiene conto del grave pericolo che ha rappresentato non presentando attenzione alla guida in autostrada.

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