Fermata la figlia della donna uccisa a Fabriano

Una donna di 76 anni è stata uccisa con colpi violenti alla testa. Fermata la figlia che viveva con la madre e soffriva di gravi problemi psichici: è sospettata di averla uccisa con il calcio di una pistola giocattolo

Fermata la figlia della donna uccisa a Fabriano

Una donna di 76 anni, Maria Bruna Brutti, è stata uccisa con violenti colpi alla testa. La donna viveva a Fabriano, in provincia di Ancona, in una villetta a schiera. Per l’omicidio è stata fermata la figlia, Consuelo Galea, di 41 anni, accusata di averla colpito ripetutamente alla testa con il calcio di una pistola da soft-air. Adesso la donna si trova nel reparto di psichiatria dell’ospedale di Senigallia.

La donna era stata dimessa da appena 15 giorni dopo un trattamento psichiatrico obbligatorio a Bologna. La figlia si era quindi trasferita dalla madre da solo due settimane dopo il ricovero. Il fermo della donna è stato disposto dal pm Paolo Gubinelli e l’autopsia della madre sarà eseguita dal medico legale Adriano Tagliabracci. Secondo le affermazioni del dirigente del Commissariato di Fabriano Mario Russo, la donna, dopo aver aggredito la madre con l’arma giocattolo e averle spaccato il cranio, si sarebbe cambiata e sarebbe uscita di casa, lasciando i vestiti sporchi di sangue all’interno dell’abitazione.

A dare l’allarme è stato il compagno della sorella gemella, che era andata a fare visita alla madre e si era preoccupata perché la donna non rispondeva al suono del campanello. Secondo le testimonianze dei vicini, i litigi fra le due donne erano di natura economica e avvenivano anche molto spesso. Anche il giorno prima i vicini le avevano sentite gridare, ma nulla di strano era stato notato.

La donna ancora non ha ammesso nulla; l’interrogatorio ancora deve svolgersi, ma su di lei pesano molti indizi abbastanza gravi. Uno di questi è che la sorella e il fidanzato di quest’ultima l’hanno vista uscire dalla villetta prima di scoprire il cadavere. Il commissario Mario Russo: “E’ stato un omicidio barbaro”. Nella casa dove è avvenuto l’omicidio, gli investigatori avevano trovato “diversi oggetti metallici sporchi di sangue”. 

L’anziana signora fino a qualche mese fa viveva con l’altra figlia, quella che ha scoperto il cadavere, e abitavano in un altro appartamento; da poco si era trasferita nella villetta per vivere con Consuelo, per starle vicino. Un trasferimento che purtroppo non ha portato a nulla di buono.

 

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