Ferdinando Carretta: nel 1989 uccise la famiglia, ora torna in libertà

Ferdinando Carretta, 52 anni, nell'agosto del 1989 a Parma uccise i genitori e il fratello. Ora è tornato in libertà e si è comprato una casa a Forlì con i soldi dell'eredità. I corpi dei familiari non sono mai stati ritrovati

Ferdinando Carretta: nel 1989 uccise la famiglia, ora torna in libertà

Ferdinando Carretta, 52 anni, uccise i genitori, Giuseppe e Marta, e il fratello minore, Nicola, nel 1989 nella loro casa a Parma. Ora, dopo 7 anni in un ospedale psichiatrico giudiziario e 9 anni in una comunità, è tornato in libertà e si è comprato una casa a Forlì con i soldi dell’eredità.

Dopo tanto tempo, ora voglio solo fare una vita tranquilla, pensare al futuro. Sto bene e vorrei solo essere dimenticato. Ogni volta che si parla di ciò che è successo sto male, ogni volta che esce qualche notizia che mi riguarda sto male, voglio solo ricominciare a vivere.” Questa la dichiarazione di Ferdinando Carretta ai giornali.

Il magistrato di sorveglianza di Bologna ha acconsentito a questa richiesta perché erano ormai nove anni che stava a Forlì nella comunità “Podere rosa”. Secondo il giudice l’uomo non sarebbe più un pericolo per la società.

Avrà comunque delle regole da rispettare: la sera sino alla mattina successiva non potrà allontanarsi da casa e verrà comunque seguito periodicamente da psichiatri ed educatori per controllarlo e aiutarlo nel suo percorso di reinserimento nella società. Il suo legale, Cesare Menotto Zauli, vorrebbe però che queste imposizioni gli fossero revocate. Infatti, secondo la legge non ha colpe: nel 1999 fu infatti assolto perché riconosciuto incapace di intendere e di volere.

Per nove anni Carretta era riuscito a tenere nascosta la strage della sua famiglia; credevano tutti che fossero andati ai Caraibi. Ma solo nove anni più tardi, nel novembre del 1998, fu trovato a Londra dove lavorava come pony express. Poco dopo la sua confessione a “Chi l’ha visto?“, dove raccontò di aver ucciso i genitori e il fratellino più piccolo e di aver poi portato i cadaveri in una discarica vicino a Parma, a Viarolo. I corpi non furono mai ritrovati e nemmeno l’arma del delitto, una pistola. 

La casa dove un tempo viveva con la famiglia e dove era avvenuto il massacro fu venduta da lui stesso nel 2010 per circa 200.000 euro.

 “Ha scontato la sua pena, mi auguro solo che ora sia una persona serena ed equilibrata. I tre corpi però non sono mai stati scoperti e non riesco a darmi una spiegazione logica. Ferdinando mi ha sempre detto di averli abbandonati in discarica, ma non ho una risposta. E questo sarà sempre il mio grande cruccio.” ha detto Paola Carretta, l’unica zia rimastagli dopo la morte delle altre due sorelle della madre.

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