Sembrerebbe una morte annunciata quella di Domenica Caligiuri, l’ex insegnante di 71 anni uccisa dal marito Luigi Carlino, ex falegname di 73 anni, entrambi in pensione e residenti a Mandatoriccio Marina, in provincia di Cosenza, dopo aver vissuto per diverso tempo in Emilia Romagna.
La donna è stata trovata riversa sul letto in un lago di sangue con ferite d’arma da taglio all’addome e al torace;, il decesso dovrebbe risalire a giovedì scorso. I vicini di casa non incrociavano già la signora da un paio di giorni, la quale non rispondeva neanche alle telefonate della figlia, residente a Modena, che seriamente preoccupata avrebbe allertato le forze dell’ordine.
Quando sul posto sono giunti i carabinieri del gruppo Territoriale di Corigliano Rossano e del Reparto operativo di Cosenza, diretti dai colonnelli Raffaele Giovinazzo e Dario Pini di Corigliano-Rossano, hanno scoperto l’atroce delitto e un macabro particolare che dovrà essere confermato dall’autopsia. Nel corso delle indagini i sospetti si sono sempre più focalizzati sul marito, avvalorati dalla testimonianza dei vicini di casa che lo hanno descritto come un uomo dedito all’alcool, e intercettato in un bar del paese, è stato condotto nella caserma di Mirto Crosia per essere interrogato.
L’indagato, in un primo momento, ha confessato il terribile massacro, scaturito dall’ennesimo litigio con la moglie, e poi si è avvalso della facoltà di non rispondere, ma secondo l’avvocato Arcangelo, emergerebbero elementi tali da poter sostenere la tesi dell’infermità mentale del carnefice.
Il cadavere della povera donna, con cui il marito avrebbe dormito almeno per 48 ore, è stato posto sotto sequestro dal magistrato di turno presso la Procura di Castrovillari, e la direzione delle indagini è stata assunta dal procuratore Alessandro D’Alessio. “Non se la meritava una fine tanto orrenda” ha affermato una conoscente della coppia “morire in questo modo per mano di chi lei amava e che continuava a ritenere una persona fondamentalmente buona”.