Femminicidio: nelle ultime 24 ore, 4 casi in 4 città diverse

I reati di femminicidio stanno aumentando a dismisura. Nelle ultime 24 ore, quattro donne sono state vittime dei loro "aguzzini" che avrebbero dovuto proteggerle: un'escalation impressionante.

Femminicidio: nelle ultime 24 ore, 4 casi in 4 città diverse

Siena, Cagliari, Bari, Caserta: in ognuna di queste città, un caso di femminicidio nelle ultime 24 ore. Donne violentate e uccise quasi sempre dal compagno che, tra le mura domestiche, si trasforma in un terribile orco.

Maria aveva 49 anni, due figli grandi, faceva la sarta e viveva a Dragoni, un piccolo paese campano, nella provincia di Caserta. La sua, un’esistenza segnata dalla violenza degli uomini che ha incontrato. Prima il marito, che tentò di ucciderla, poi il suo ultimo compagno – stavano insieme da circa un anno – l’ha uccisa con tre colpi di pistola. L’uomo, di 61 anni, piuttosto che perderla, ha voluto vederla morta.

A Cagliari, un uomo di 25 anni è morto mentre la fidanzata – coetanea – è ricoverata nel reparto di rianimazione, in gravissime condizioni, in coma farmacologico. Il ragazzo, molto probabilmente, credeva di aver picchiato a morte la fidanzata dopo una violenta lite e, in preda alla disperazione, ha deciso di salire sopra un cavalcavia, e si è lanciato nel vuoto suicidandosi.

A Bari, i carabinieri hanno fermato un uomo con l’accusa di omicidio volontario. Si tratta di un 32enne che ha ucciso, con un coltello, la sua compagna di 48 anni, Donatella De Bello.

Lo scorso anno, le donne uccise dal marito, fidanzato, o dal loro convivente, sono state 120: vuol dire che, ogni due giorni circa, c’è stato un atto di femminicidio. L’arma più utilizzata è il coltello e, quasi sempre, la causa è legata a gelosia o possessione ma, in alcuni casi, anche per motivi economici. Una scia di sangue che non si arresta: dall’inizio dell’anno sino a maggio del 2017, le vittime sono state 22.

Il segretario di Action Aid – Marco Da Ponte – in una nota dice: “Quattro femminicidi in 24 ore: è un massacro continuo. La violenza di genere si combatte non solo con le leggi e le campagne di sensibilizzazione, ma anche garantendo risposte concrete alle donne che denunciano la violenza, e offrendo opportunità di riscatto economico e sociale“.

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