Famiglie omogenitoriali, gli atti di nascita sono validi

Il Tribunale di Padova ha respinto un ricorso della Procura che mirava a cancellare gli atti di nascita di bambini riconosciuti come figli di due mamme, mantenendo il riconoscimento formale delle mamme non biologiche in trentacinque casi.

Famiglie omogenitoriali, gli atti di nascita sono validi

In un contesto sociale dove la definizione di famiglia si evolve e si diversifica, il Tribunale di Padova ha recentemente emesso una sentenza che ha rafforzato i diritti delle famiglie omogenitoriali in Italia, respingendo il ricorso della Procura che mirava a annullare gli atti di nascita riconoscendo lo status di figli con due mamme. Questa decisione incide su trentacinque casi, garantendo che le mamme non biologiche rimangano riconosciute come tali anche a livello formale.

Il sindaco di Padova, Sergio Giordani, ha accolto con favore la decisione, sottolineando come essa rappresenti un passo avanti significativo per i minori e le loro famiglie. Giordani ha espresso il desiderio che il Parlamento colmi il vuoto normativo attuale, evitando discriminazioni inaccettabili verso i bambini di famiglie omogenitoriali. “Il tema è solo di amore, buon senso e diritti” ha dichiarato, evidenziando l’importanza dell’interesse primario dei minori.

Alessia Crocini, presidente di Famiglie Arcobaleno, ha definito la decisione un “atto di civiltà” che tutela i diritti dei minori, denunciando un crescente clima di omolesbobitransfobia. L’associazione ha invitato l’Italia a scegliere la protezione dei diritti di tutti i minori, evitando persecuzioni.

La questione ha anche generato un acceso dibattito politico. Elly Schlein, segretaria del Partito Democratico, ha criticato la necessità di rivolgersi ai tribunali per la tutela dei diritti delle famiglie omogenitoriali, esortando il Parlamento a legiferare in materia. La ministra per la Famiglia, Eugenia Roccella, ha risposto sottolineando che in Italia tutti i bambini hanno gli stessi diritti, ma la controreplica di Schlein ha evidenziato le difficoltà e gli ostacoli burocratici che queste famiglie devono affrontare.

La decisione del Tribunale di Padova segna quindi un importante punto di riferimento nel riconoscimento e nella tutela dei diritti delle famiglie omogenitoriali, ma apre anche un dibattito più ampio sulle responsabilità del legislatore e sulle procedure burocratiche che queste famiglie devono navigare. L’esito di questo confronto potrebbe avere ripercussioni significative sulla definizione di famiglia e sulla tutela dei diritti dei minori in Italia.

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