Famiglia in quarantena fiduciaria e senza acqua da mesi: "Neanche nel Medioevo"

La denuncia arriva da una famiglia di Brindisi che giudica vergognosa la situazione in cui si trovano da mesi. Adesso tutti loro sono in quarantena fiduciaria dopo aver avuto un contatto con una persona positiva al Covid-19.

Famiglia in quarantena fiduciaria e senza acqua da mesi: "Neanche nel Medioevo"

Quella che arriva da Brindisi è una notizia che è davvero degna di attenzione. Infatti, una famiglia che vive nel popoloso rione Casale, si trova da mesi senza acqua. Quest’ultima, è il caso di dirlo, nell’abitazione arriverebbe con il contagocce e con una pressione bassissima, che non consente a queste persone neanche di fare una semplice doccia. La famiglia è composta da due bambini e due adulti: tutti loro lamentano il fatto che in queste condizioni non è possibile neanche rispettare le misure di igiene previste in questo periodo di emergenza sanitaria a causa del Covid-19.

E proprio in questi ultimi giorni la situazione si è fatta insostenibile, in quanto la famiglia in questione è stata posta in quarantena fiduciaria a causa del coronavirus Sars-CoV-2. Loro sono entrati infatti in contatto con una persona che si è poi rivelata positiva al Covid, per questo devono rispettare le norme previste in questi casi dalle autorità sanitarie nazionale e internazionali. “A scrivere è una famiglia, delle tante ormai disperate, residente in via Abate Monticelli, che da mesi, nel bel mezzo di una emergenza sanitaria mondiale, tutti i giorni deve fare i conti con un problema che sembrava superato già nel medioevo: l’assenza di acqua” – così comincia la lettera che queste persone hanno inviato al giornale locale Brindisi Cronaca. 

La famiglia: “Impossibile vivere così nel 2021”

La bassa pressione dell’acqua non consente alla famiglia neanche di tirare lo scarico, per questo la situazione sta arrivando al limite. Nelle scorse settimane si sono rivolti anche alle forze dell’ordine: dopo la segnalazione il livello di pressione è tornato normale, ma poi dopo poco tempo si è tornati punto e a capo

 “Inutile descrivere le scarse condizioni igienico sanitarie in cui siamo costretti in casa nostra, con due bambini e due adulti che non possono uscire per senso civico e rispetto per il prossimo. E il rispetto verso di noi chi lo dimostra? “ – così si chiede la famiglia brindisina, che ha deciso di rivolgersi alla stampa per raccontare la propria vicenda. 

“Chiediamo di sollecitare il ripristino di un servizio così importante. È vergognoso che nel 2021 ancora se ne venga privati nonostante le famiglie in questione siano in regola con i pagamenti” – questa è la conclusione della famiglia. A quanto pare, poi, loro non sono gli unici abitanti della zona ad avere questo tipo di problema. Le autorità competenti in materia avrebbero già provveduto ad informare gli abitanti di questa zona del rione Casale che sono in corso dei lavori di ripristino, per cui la pressione deve essere necessariamente ridotta.

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