Falsi vaccini per far avere il green pass, medico No Vax condannato a 5 anni

È stato condannato a 5 anni di reclusione Federico Calvani, medico 67enne che somministrava falsi vaccini ai no vax per ottenere il green pass. L'uomo, che farà appello, dovrà anche risarcire l'Ordine dei medici, la Asl e lo Stato, e rischia la radiazione.

Falsi vaccini per far avere il green pass, medico No Vax condannato a 5 anni

Si è conclusa con una condanna a più di cinque anni di reclusione la vicenda del medico di Pistoia che effettuava finti vaccini ai pazienti No Vax per far ottenere loro il Green Pass. La vicenda emerse lo scorso anno nel comune toscano, dove il dottore fu arrestato dopo la scoperta di diversi No Vax che si erano rivolti a lui per ottenere la certificazione.

Il dottor Federico Calvani è stato condannato a cinque anni tre mesi e 10 giorni lunedì 27 giugno, al termine dell’udienza preliminare in cui si discuteva il processo che lo vedeva imputato, che si è svolto con il rito abbreviato. Tra 90 giorni saranno pubblicate le motivazioni, dopodiché il legale del medico ricorrerà in appello. Il 67enne è stato condannato per corruzione, peculato, falso in atto pubblico e truffa.

L’uomo è stato inoltre condannato a pagare una provvisionale di 20mila euro a ciascuna delle parti civili costituite, cioè la Asl Toscana, l’Ordine dei Medici di Pistoia e lo Stato, per un totale di 60mila euro. Il medico dovrà anche rimborsare le spese legali sostenute nel processo. Nei suoi confronti l’Ordine dei Medici ha aperto un provvedimento disciplinare, che lo vede al momento sospeso e che potrebbe portare alla sua radiazione dall’albo.

Decine le persone che si erano rivolte a Calvani per ottenere le false vaccinazioni, dopo che tra i No Vax si era diffusa la voce che il dottore faceva avere falsi vaccini per il green pass. 60 i casi scoperti durante le indagini, tra cui molte persone che non erano suoi pazienti e che venivano da fuori comune.  Calvani sosteneva che attraverso i vaccini si volesse prendere “il totale controllo sulla popolazione mondiale, manipolandola, dominandola e, vaccinando i bambini, cancellando anche le generazioni future“.

Il medico per ogni falsa attestazione non solo sprecava una dose di vaccino, fornita dalla Asl e pagata dai contribuenti, che non veniva somministrata, ma percepiva anche per ogni paziente un indennizzo per la falsa vaccinazione. La vicenda emerse dopo la denuncia di una donna il cui marito, dopo il falso vaccino, fu ricoverato in terapia intensiva per Covid-19. Impaurita per il figlio, anche lui sottoposto al falso vaccino dal medico, volle segnalare la vicenda alle autorità.

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