Fabio, da Padova: quest’anno niente ferie in Italia, causa morbillo

La figlia di pochi mesi non è stata ancora vaccinata e il padre, padovano residente a Lisbona, quest'anno rinuncia alle ferie in Italia per timore del morbillo: "Non voglio rischiare".

Fabio, da Padova: quest’anno niente ferie in Italia, causa morbillo

Una decisione che è costata affettivamente al padre di Naima, Fabio, un padovano che abitualmente fa le ferie a Bolzano con la famiglia d’origine, ma la piccola, nata ad aprile, è ancora in attesa del vaccino per il morbillo, perciò non verrà in Italia. Il vaccino per il morbillo è ritenuto indispensabile anche dalle agenzie internazionali per poter visitare il nostro Paese.

L’Italia poco protetta

Laureato in Chimica a Lisbona dove vive e lavora occupandosi della traduzione di brevetti, Fabio racconta: “Stavo per fare i biglietti quando ho letto su Facebook un post di Roberto Burioni che parlava del morbillo in Italia, e di come ci fossero stati più casi dall’inizio dell’anno rispetto a tutto il 2016“. A partire da questo post, Fabio ha deciso di approfondire l’argomento. Un video su YouTube gli ha spiegato quali potrebbero essere gli effetti della malattia e le sue conseguenze anche a lungo termine sui bambini con età inferiore a un anno.

Rimasto pietrificato, insieme alla compagna, ha pensato di non rischiare. La provincia di Bolzano – riferisce sempre Fabio – è tra le province con le coperture più basse, si dice fino al 60%: “non potevamo certo pensare di tenerla (la piccola, ndr) tutto il tempo in casa“.

La decisione, condivisa dalla sua compagna Eurides, medico a Lisbona, laureata a Padova, è stata un po’ sofferta, ma convinta. Proprio nei giorni della riflessione sull’argomento, a Lisbona, un’adolescente è morta per morbillo. E tutto si è fatto chiaro: “una persona infetta può contagiarne 18“, non potevano rischiare!

Portogallo, morbillo eradicato

In Portogallo, ci sono due vaccini obbligatori: contro tetano e difterite. Il calendario vaccinale è simile a quello italiano, ma la situazione è molto diversa. Già dal 2016, in Portogallo il morbillo è stato eradicato e la morte della ragazzina, il 19 aprile, è dovuta al fatto che non era stata vaccinata perchè allergica e già in cura per altra patologia: il cluster di pazienti era piccolo, 23 in tutto.

Fabio descrive la posizione del Portogallo circa i vaccini, spiegando che il morbillo avrebbe il 98% di copertura e solo piccoli gruppi minoritari e senza clamore sono contrari ai vaccini, mentre in Italia si fanno sentire. Racconta ancora: “abbiamo appena iscritto al nido la piccola per mandarla il prossimo ottobre, quando entrerà in classe dovrà presentare il certificato di vaccinazione, anche se l’immunizzazione non è obbligatoria. Noi, ovviamente, glieli faremo tutti“.

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