Fabbrica di pasta sequestrata perché non rispettava le norme igienico sanitarie

A San Giuseppe Vesuviano, comune della città di Napoli, è stato messo sotto sequestro uno stabilimento industriale dove venivano lavorati generi alimentari.

Fabbrica di pasta sequestrata perché non rispettava le norme igienico sanitarie

La Guardia di Finanza di Napoli dopo una lunga serie di indagini ha messo sotto sequestro uno stabilimento industriale clandestino, perché all’interno dello stesso, oltre a non fare rispettare le basilari e necessarie norme igieniche di conservazione, lavorazione e imbustamento, era anche del tutto sconosciuto al fisco.

Per questi motivi, lo stabilimento che produceva pasta a San Giuseppe Vesuviano, dopo il sopralluogo dei militari è stato posto sotto sequestro. Inoltre, è scattata la denuncia alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Nola per uno dei responsabili dell’azienda.

Il sopralluogo e il sequestro

Al momento dell’ispezione, nel capannone sono stati ritrovati all’incirca una ventina di tonnellate di pasta di grano duro di provenienza alquanto incerta; il loro stato di conservazione è risultato visibilmente alterato a causa dei locali non idonei per il suo confezionamento. Inoltre, le indagini hanno rivelato che il pastificio non era in regola e del tutto sconosciuto al fisco.

Al termine del sopralluogo della Guardia di Finanza, l’intera struttura, di circa mille metri quadrati, e i macchinari sono stati immediatamente posti sotto sequestro. All’interno dell’azienda lavorava in nero anche uno straniero. 

Inoltre, è stata chiusa anche l’area adiacente al capannone, di circa tremila metri quadrati, destinata ad essere una discarica abusiva. Qui, sono stati ritrovati più di quaranta quintali di materiale a base di ferro, oltre a vecchi pneumatici, autoveicoli in disuso, autocarri e motociclette.

 

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