Extinction Rebellion accusa: "costrette a spogliarci e a fare squat". Replica dalla Questura

Dopo le accuse di manifestanti di Extinction Rebellion che denunciano di essere state costrette a spogliarsi durante una perquisizione, la Questura di Brescia ribadisce che sono state rispettate le procedure e la dignità delle persone coinvolte.

Extinction Rebellion accusa: "costrette a spogliarci e a fare squat". Replica dalla Questura

Un episodio che sta facendo discutere coinvolge le forze dell’ordine di Brescia e alcune attiviste del movimento Extinction Rebellion, accusate di aver subito un trattamento ingiustificato durante un fermo a seguito di una protesta. Le manifestanti hanno raccontato di essere state costrette a spogliarsi e a eseguire piegamenti sulle gambe come parte della perquisizione, una procedura che, secondo loro, sarebbe stata riservata solo alle donne.

La questione ha sollevato preoccupazioni riguardo la gestione delle manifestazioni e il trattamento delle persone da parte delle forze dell’ordine. Tuttavia, la Questura di Brescia ha risposto prontamente, chiarendo che tutte le procedure sono state condotte nel rispetto delle normative e della dignità delle persone coinvolte. In un comunicato ufficiale, la Questura ha spiegato che le perquisizioni sono state effettuate solo per motivi di sicurezza e al fine di prevenire la presenza di oggetti pericolosi.

Durante queste operazioni, sono stati seguiti tutti i protocolli, con personale femminile assegnato alle donne per tutelarne la privacy. L’azione, a detta delle forze dell’ordine, è stata necessaria in quanto la protesta aveva creato disordini e minacciato la sicurezza pubblica.

L’intervento della polizia è avvenuto il 13 gennaio 2025, in seguito ad un’azione di protesta organizzata da Extinction Rebellion davanti ai cancelli della Leonardo Defence S.p.A. di Brescia, un’azienda legata al settore della difesa e della produzione di armamenti. L’obiettivo dei manifestanti era quello di richiamare l’attenzione sulla vendita di armi e sull’influenza della società nel conflitto israelo-palestinese. La protesta, però, ha visto l’intervento delle forze dell’ordine, che hanno proceduto al fermo di 22 persone.

Le proteste e le accuse non sono rimaste senza eco. Il caso è arrivato in Parlamento, dove il vicecapogruppo di Alleanza Verdi Sinistra, Marco Grimaldi, ha sollevato interrogazioni in merito al trattamento subito dai manifestanti, chiedendo spiegazioni alla Questura di Brescia. Grimaldi ha sottolineato che, secondo quanto previsto dal codice di procedura penale, le persone fermate avrebbero dovuto essere identificate sul posto e non trasferite in Questura, sollevando dubbi sulla legittimità del fermo.

Le polemiche si estendono oltre l’ambito locale, con l’opposizione politica che denuncia un atteggiamento eccessivo da parte delle forze dell’ordine, accusando il governo di creare un clima ostile nei confronti del dissenso

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