Le polemiche di questi mesi sono sotto gli occhi tutti: a pochi giorni dall’inaugurazione dell’Expo 2015, ci sono ancora diverse strutture incomplete. Le percentuali, poi, variano da fonte a fonte: c’è chi parla di meno della metà dei padiglioni completati, chi dice che siamo agli sgoccioli, ma di certo nessuno si azzarda a dire che i lavori sono completati. Ma c’è chi, come il commissario unico dell’Expo Giuseppe Sala – e chi, se non lui! -, afferma che “Tutti i padiglioni apriranno in tempo, compreso il Padiglione Italia”, garantendo così che le strutture fondamentali saranno completate per l’inaugurazione di venerdì 1° maggio.
Giuseppe Sala continua dicendo che “le eccezioni riguarderanno un po’ gli uffici e l’auditorium, la cui apertura subirà qualche giorno di ritardo; per i visitatori, comunque, sarà tutto pronto per l’inaugurazione”. Anche il premier Matteo Renzi ha dato parole di sostegno al progetto, twittando: “Siamo a quota dieci milioni di biglietti venduti. I padiglioni sono molto belli. Che forte l’Italia che non si rassegna“. Per mettere a tacere chi – un po’ tutti, a dire il vero – aveva avuto dubbi sull’effettiva realizzazione delle infrastrutture dell’Expo per la data fatidica, il commissario Giuseppe Sala ha anche utilizzato uno dei più famosi luoghi comuni sui milanesi: “Credo che l’immagine di Milano sia di gente che lavora, che è capace di resistere alle situazioni difficili, che va avanti perché crede nelle cose che fa”.
Il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, ha invece voluto presentare il suo piano dei servizi ferroviari di Trenord, studiato appositamente per l’Expo: “Un treno ogni tre minuti, oltre alla possibilità di raggiungere l’Expo da ogni punto della Lombardia senza alcun cambio, è un grande risultato, che ci può far dire: siamo pronti per Expo“. Di certo, viste le premesse, se si dovesse riuscire a far sì che la ‘macchina-Expo’ funzioni in maniera impeccabile, sarebbe un risultato inaspettato ma ben accolto!