Dopo gli scontri di ieri, un po’ tutti già sapevamo che era solo un antipasto di quello che sarebbe successo oggi. E la profezia, se così possiamo chiamarla, si è tristemente avverata. Quello che doveva essere un giorno di festa (per chi vi partecipa, ovvio) per l’inaugurazione dell’Expo di Milano diventa il teatro perfetto per circa 500 black bloc, che si mischiano ai manifestanti No Expo a circa un’oretta dall’inizio del corteo. Dopo aver devastato un po’ tutto quello che gli capitava a tiro, i Black Bloc si sono liberati dei loro abiti neri e si sono dispersi tra la folla, per non essere più riconosciuti.
Il bilancio della giornata parla di 11 feriti tra le forze dell’ordine e di circa una decina di manifestanti fermati. Secondo il questore di Milano Luigi Savina, la strategia dei black bloc era quella di “lasciare sguarniti i presidi verso il centro, così da distrarre le forze dell’ordine per consentire una deviazione del corteo verso le vie del centro“.
“Esecrabile“: è questo l’aggettivo utilizzato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per descrivere quello che è successo quest’oggi a Milano. Con una nota direttamente da Palazzo Chigi, il Governo ci va giù ancor più duro, dando dei “vigliacchi” ai protagonisti degli incidenti, affermando che “il messaggio di lavoro, orgoglio e valori che viene da Expo non può essere e non sarà insultato dai violenti e da questi vigliacchi incappucciati“.
Il Ministro degli Interni, Angelino Alfano, vuole dire “un grande grazie alle forze dell’ordine e a tutto il sistema della sicurezza milanese, che hanno evitato il peggio con intelligenza e fermezza”. Un po’ tutti i gruppi parlamentari difendono l’operato delle forze dell’ordine, tuttavia Lega Nord e Movimento 5 Stelle chiedono le dimissioni del Ministro degli Interni Alfano. Il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, intanto annuncia che il Comune di Milano “si costituirà parte civile, visto che sono fermate, e spero arrestate, delle persone”.