E’ terminata il 31 ottobre la partecipazione del Cile all’Expo Milano 2015 con più di 1.200.000 visitatori al padiglione dal titolo “El Amor de Chile”.
Nonostante fosse difficile emergere e distinguersi, il Cile ci è riuscito in diverse occasioni grazie al legno certificato Fsc utilizzato per la sua struttura, ai prodotti biologici offerti e all’estetica. E per questi motivi, infatti, ha ricevuto dalla BIE (Bureau Internacional Exhibitions) la medaglia d’argento nella categoria Architettura e paesaggio, superato dal Regno Unito che ha vinto la medaglia d’oro.
Questo importante riconoscimento si aggiunge agli altri premi ottenuti per la proposta presentata all’interno del programma “Towards a Sustainable Expo” realizzato dal Ministero italiano del Medio Ambiente, il Politecnico di Milano e dalla Expo stessa agli inizi di ottobre. Programma finalizzato a stimolare una maggiore attenzione alla sostenibilità e iniziative volontarie capaci di fare della mostra internazionale un evento più sostenibile.
Il padiglione sudamericano è stato disegnato dall’architetto Cristián Undurraga, e concepito come un grande architrave di legno di pino facile da smontare al termine dell’esposizione mondiale. L’obiettivo è, infatti, che il padiglione faccia ritorno in Cile, e venga qui installato in una location accessibile a tutti, proprio come avvenne con il Museo Artequin di Santiago, che ha sede all’interno del Padiglione Parigi, costruito in Francia nel 1889, con lo scopo di rappresentare il Cile all’Esposizione parigina in occasione del Centenario della Rivoluzione Francese.
Cristián Undurraga ha spiegato in una recente intervista che il ruolo del legno nella costruzione del padiglione non è solo strutturale e medio ambientale, ma anche a livello concettuale: “Questo legno è di una qualità straordinaria, dà un carattere, un’atmosfera e una luce al padiglione che lo rende veramente un luogo molto accogliente”.
Lo stand cileno ha sorpreso i visitatori con l’immagine del cuore di Nicanor Parra (uno dei più grandi poeti cileni e una delle voci più importanti della poesia ispanoamericana dello scorso secolo) conosciuta come “Nobody man”. E’ stata talmente forte la sensazione che questa immagine ha provocato in Italia che si sono persino stampate magliette, borse e poster con questo prodotto.