EXPO 2015: in arrivo 15.000 prostitute per l’evento

I numeri che stanno circolando sull'apertura dei padiglioni di Expo Milano 2015 sono tanti, ma tra le tante cifre spunta quella delle prostitute in arrivo per la manifestazione più grande d'Italia

EXPO 2015: in arrivo 15.000 prostitute per l’evento

Sta per arrivare. L’evento dell’anno, di cui si parla già da un bel po’, sembra essere alle porte. Tutto è già pronto, o quasi. Non avete ancora capito di cosa stiamo parlando? Di EXPO Milano 2015, l’esposizione universale sull’alimentazione. Sarà il più grande evento mai organizzato riguardante l’alimentazione e la nutrizione, con un’area riservata all’esposizione di ben 1,1 milioni di metri quadri ed il coinvolgimento di 140 nazioni provenienti da tutto il mondo. Si stimano circa 20 milioni di visitatori. Delle cifre da capogiro, se si pensa alla condizione di crisi che sta attraversando ora il Nostro Bel Paese. Milano dunque, e l’Italia intera, attende il 1 maggio per l’apertura dei padiglioni, che resteranno tali fino al 3 ottobre.

Tra i tanti  numeri e cifre da proporre, ce n’è una che nessuno vorrebbe sentire: 15’000. Sono le prostitute in arrivo a Milano per l’occasione di EXPO 2015. Sono donne e ragazze, il più delle volte poco più che bambine, provenienti da tutto il mondo. Non mancano ragazze dell’est, come rumene, albanesi, bulgare, ma anche nigeriane e marocchine, nonché italiane. Il più delle volte sono donne sfruttate, abusate, strappate con inganno alla loro famiglia e costrette con violenza a passare la notte sui marciapiedi ad aspettare che qualche uomo si fermi.

Già nel corso del 2014 si era presentato questo problema e Zita Dazzi ha cercato, purtroppo inutilmente, di risolverlo, affermando che l’apertura di case chiuse non sarebbe stato un rimedio efficace, in quanto avrebbe solo coperto lo squallore della prostituzione, ma non l’avrebbe di fatto eliminata.

Per Milano Expo 2015 si prevedono escort che lavoreranno per lo più  negli alberghi di lusso, donne di tutte le età che si prostituiscono per soldi, per pagarsi gli studi, e donne che purtroppo sono vittime di tratte e di protettori. Insomma, prostitute e professioniste del sesso per tutte le tasche e per tutte le esigenze.

Si rischia in questo modo di sporcare una delle manifestazioni più belle che si prevedono in Italia, una delle più importanti. Un’occasione in cui i riflettori di tutto il  mondo saranno concentrati su Milano e sulla organizzazione. La speranza è che tutto questo venga fermato o ridotto prima dell’apertura dei padiglioni. Sarà fatto il possibile? Ai posteri l’ardua sentenza.

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