Evaso a Gallarate l’ergastolano per omicidio Domenico Cutrì

Evaso il boss Cutrì dopo il blitz di un commando armato davanti al Tribunale. Nella sparatoria rimane ucciso il fratello dell'ergastolano, lasciato dalla madre davanti all'Ospedale di Magenta. E' caccia all'uomo in tutta Italia.

Evaso a Gallarate l’ergastolano per omicidio Domenico Cutrì

Un commando armato ha attaccato ieri a Gallarate, in provincia di Varese, il furgoncino della Polizia penitenziaria liberando l’ergastolano per omicidio Domenico Cutrì, evaso senza lasciare traccia. E’ caccia all’uomo in tutto il paese: si cercano l’ergastolano e altri due o tre uomini.

Erano le 15 quando gli uomini hanno bloccato le operazioni di trasporto in Tribunale del detenuto permettendo la fuga al 32enne calabrese. Gli agenti della polizia stavano conducendo Cutrì all’interno dell’edificio per partecipare ad un’udienza, ma il commendo con armi in pugno ha intimato la liberazione dell’ergastolano. Ne è seguita una sparatoria tra i malviventi e la Polizia, nella quale sono stati esplosi una trentina di colpi d’arma da fuoco.

Due agenti sono rimasti a terra feriti, ma non in maniera grave. Condotti all’ospedale dal 118 sono stati dimessi in serata.

Magenta - Morto sparatoria Gallarate

Il fratello dell’ergastolano, Antonino Cutrì, è rimasto invece gravemente ferito nella sparatoria. L’uomo è stato lasciato dalla madre nei pressi dell’Ospedale di Magenta, dove di lì a poco è morto.

Nella serata di ieri si parlava di un altro fratello del detenuto, che si sarebbe costituito alla Polizia. Fatto poi smentito dalle autorità.

Si cercano ora i componenti del commando con l’evaso, su una Citroen C3 nera.

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