Eutanasia: Marco Cappato e Mina Welby sono stati assolti in appello

Dopo 4 anni di attesa, finalmente Marco Cappato e Mina Welby sono stati assolti dalla Corte di Appello di Genova per la storia di Davide Trentini che hanno accompagnato al suicidio assistito.

Eutanasia: Marco Cappato e Mina Welby sono stati assolti in appello

L‘eutanasia, ovvero la dolce morte continua, a distanza di anni, a essere oggetto di studio da parte di esperti e non solo. Alcuni sono favorevoli, mentre altri sono contrari in quanto spetterebbe soltanto a Dio decidere chi prendere con sé. La vicenda di Davide Trentini ha scosso l’opinione pubblica, ma oggi finalmente dopo tanto tempo, si è giunti finalmente all’assoluzione per quelli che da tempo, sono considerati “responsabili”, ovvero Marco Cappato e Mina Welby.

Nella giornata di mercoledì 28 aprile, i due sono stati assolti in appello dall’accusa di istigazione e assistenza al suicidio da parte della Corte di Appello di Genova. I due erano davanti alla Corte di Appello per via della vicenda di Davide Trentini e il suo suicidio assistito avvenuto il 13 aprile del 2017. 

In base a quanto asserisce la Corte, non solo le macchine, ma anche i farmaci e l’assistenza medica sono parte del trattamento di sostegno vitale. Roberto Aniello, il procuratore di Genova, è stato il primo a chiedere per loro l’assoluzione del caso, commentando l’esito della sentenza con queste parole: “Con la nostra conferma si apre un principio fondamentale, ovvero che non si deve essere attaccati ad una macchina per questa assoluzione. Il problema è che per arrivare a questo ci sono voluti quattro anni”.

Facciamo un passo indietro e ripercorriamo la storia di Davide Trentini e il motivo dell’assoluzione di Cappato e Welby. Davide Trentini, essendo malato di sla (Sclerosi laterale amiotrofica) dal 1993, ha deciso di rivolgersi all‘Associazione Coscioni e, insieme a Cappato e allo stesso Welby, era giunto fino in Svizzera per essere accompagnato alla morte. 

Proprio come accaduto per il dj Fabo, anche loro sono stati assolti. A differenza di dj Fabo che era tenuto in vita grazie a una macchina artificiale, per Trentini è diverso in quanto afflitto da una grave malattia e aveva accanto a sé sempre il supporto di una terapia farmacologia e di operatori sanitari in suo soccorso.

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