Eroina e siringhe: sulle spiagge è boom, quali pericoli si corrono?

Sulle spiagge italiane è boom di siringhe ed eroina. Si rischia l'HIV o l'Epatite C? Ecco tutte le procedure da attuare qualora vi pungeste con un ago usato.

Eroina e siringhe: sulle spiagge è boom, quali pericoli si corrono?

Proprio a pochi giorni dalla notizia in cui l’Italia si era piazzata sul podio per l’uso di droghe, ora arriva quest’altra notizia.
L’ultima di una lunga serie di segnalazioni è arrivata proprio qualche giorno fa: una siringa usata è stata trovata sul bagnasciuga di un famoso stabilimento balneare in provincia di Lecce.
Al momento del ritrovamento, a pochi metri di distanza c’erano dei bambini che giocavano tranquilli ed indisturbati.

Come già detto, questa è solo una delle tante segnalazioni: in passato ne sono arrivate altre simili provenienti da altre località. Il numero, infatti, di segnalazioni fa tornare indietro nel tempo, nello specifico agli anni Ottanta, quando era di moda l’utilizzo di eroina in spiaggia.

Il vero problema è dato dall’altissima probabilità di trasmettere malattie tramite un semplice ago buttato nella sabbia.

I pericoli delle siringhe di eroina nella sabbia

È abbastanza facile che possa accadere che un bagnante, durante una passeggiata sul bagnasciuga, possa premere un ago con un piede. Il momento in cui se ne accorge è troppo tardi.

Ogni siringa, andrebbe trattata come potenzialmente pericolosa perché l’acqua di mare non lava la siringa, come molti possono pensare. Se la sostanza organica presente all’interno della siringa o sulla punta dell’ago è secca, il rischio di contrarre malattie è prossimo allo zero. Situazione totalmente opposta è se la sostanza dovesse essere ancora fresca: si possono contrarre dei semplici germi, ma anche malattie come il tetano.

Dunque, è giusto sapere come comportarsi qualora vi trovaste con una puntura di ago sotto al piede. Innanzitutto, è necessario rivolgersi al Pronto Soccorso della località balneare. È molto importante, portare in una bustina di plastica anche l’ago e la siringa con il quale ci si è punti.

Dopo dei primi accorgimenti, saranno stesso i medici a dire come procedere. Se l’ago è corroso, il rischio di beccare HIV o simili è nullo e basterà la semplice medicazione sul posto. Se la siringa fosse stata utilizzata da poco, si procede con analisi approfondite entro dodici settimane per l’HIV e entro sei mesi per l’epatite C.

Il rischio sarebbe comunque basso: parliamo di una possibilità di contrarre una di queste malattie pari allo 0,1%. Le droghe più utilizzate si chiamano ”droghe dei poveri”. Una dose da un grammo, costa infatti 20 euro e una da 0.1 grammi costa appena 5 euro. I prezzi così bassi ne favoriscono la rapida diffusione, soprattutto tra i più giovani.

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