Dall’Isola di Capo Rizzuto, in provincia di Crotone, arrivano immagini drammatiche, risalenti alla serata di mercoledì 3 novembre, quando un’imbarcazione si è arenata dinanzi alla costa calabra, in località Le Canella.
Nuovo sbarco sulle coste crotonesi, dunque. 88 i migranti a bordo della barca a vela giunta dopo tre giorni di viaggio dalla Turchia. I residenti della zona, allarmati dalle urla di terrore che provenivano dall’imbarcazione, hanno immediatamente lanciato l’allarme.
L’accaduto
Sul posto sono giunti i soccorritori del 118, gli agenti di polizia e i volontari della Croce Rossa che si sono tuffati in mare, sfidando le onde alte e il forte vento, tentando di raggiungere la barca e portare in salvo i più piccoli. Un’operazione di salvataggio estrema, incredibilmente complicata dalle condizioni meteo avverse e dal buio della notte.
Gli agenti e i volontari sono riusciti a soccorrere e a portare a terra tutti i migranti a bordo dell’imbarcazione che sono stati rinfocillati, tranquillizzati, affidati alle cure del personale medico e accompagnati al Regional Hub per la collocazione nei padiglioni di accoglienza. Tra i migranti, provenienti da Afghanistan, Yemen, Palestina, Egitto e Turchia, numerosi bambini, oltre ad un uomo disabile.
Tutti sono stati salvati e l’impresa è stata immortalata con foto e video, diffusi sui social. Indubbiamente l’immagine più forte è quella che ritrae l’ispettore Luigi Crupi, fotografato mentre tiene in braccio una bimba e tenta di raggiungere la riva nel mare in tempesta.
L’agente ha raccontato: “Quella che si è aggrappata a me, viaggiava con il suo papà. Lui non parlava inglese ma capivo che nella sua lingua mi implorava di prendere sua figlia. Io ne ho due della stessa età e sentivo lo stesso abbraccio, di una piccola che stretta al suo papà sente che non gli può accadere nulla di brutto. E’ stata una grandissima emozione portarla in salvo”.