Eritema dopo un tuffo nel Lago di Garda

Una quarantina di persone sono state colpite da bruciore alla pelle e fastidio alla testa dopo aver fatto il bagno, fra di loro venticinque sono stati portati in ospedale

Eritema dopo un tuffo nel Lago di Garda

E’ accaduto ieri sul Lago di Garda, fra le spiagge di Manerba e Desenzanino lato bresciano del lago, dove una quarantina di persone sono state colte da bruciore alla pelle e fastidio alla testa dopo aver fatto il bagno. Venticinque bagnanti sono stati portati in ospedale colpiti da eritema e sono trattenuti presso la struttura ospedaliera per ulteriori accertamenti.

Nella tarda mattinata di domenica il 118 è dovuto intervenire con ambulanze e ambulanze-motoscafo dopo che una quarantina di turisti, fra adulti, ragazzi e bambini, hanno accusato fastidio alla testa, prurito diffuso su tutto il corpo e persino piaghe in seguito al bagno fatto nel Lago. Secondo i racconti dei turisti l’irritazione è comparsa dopo il bagno nel lago. L’ Ulss di Brescia ha iniziato le analisi al fine di determinare la causa della comparsa dell’eritema, che di solito colpisce i bagnanti dopo un’eccessiva esposizione solare.

Secondo una prima ipotesi si tratterebbe della ‘dermatite del bagnante‘, vale a dire un’allergia provocata da  parassiti, chiamati schistosomi, che, in  ambiente acquatico, attaccano cigni, anatre, gabbiani e oche. Inoltre, secondo la dottoressa Ausilia Maria Manganoni del reparto di Dermatologia degli Spedali Civili di Brescia, le particolari condizioni climatiche di questi giorni, l’alto tasso di umidità, hanno sicuramente favorito l’estrinsecarsi della patologia, che può manifestarsi anche al mare, dopo intense mareggiate. Tuttavia non ,sono escluse ipotesi su un possibile inquinamento della sponda  del lago in quanto proprio nei giorni scorsi, nel Bresciano, c’è stata una forte polemica sul grado di inquinamento delle acque  fra la Goletta Verde e l’ Ulss di Brescia.

La questione, sorta poche ore prima dei casi di eritema, riguardava le diverse valutazioni fatte da Legambiente da una parte e Ulss dall’altra proprio sull’inquinamento della acque dei laghi bresciani, compresa anche la sponda del Lago di Garda, dove secondo i rilevamenti di Legambiente il livello di inquinamento è molto alto.

Dopo l’intervento ripetuto di infermieri del 118, vige il divieto di balneazione fra la spiaggia di Sestole di Manerba, vicino a Punta San Savino e Desenzanino e solamente nei prossimi giorni si sapranno gli esiti degli esami condotti dall’Ulss di Brescia.

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