Ergastolo per gli assassini del piccolo Cocò

Condannati all'ergastolo gli assassini di Cocò, ucciso e bruciato a soli 3 anni, insieme al nonno e alla compagna, nel territorio di Cassano allo Ionio, in provincia di Cosenza.

Ergastolo per gli assassini del piccolo Cocò

La Corte di Cassazione ha confermato la pena dell’ergastolo per gli assassini del piccolo Cocò Campilongo, ucciso e bruciato a soli 3 anni, insieme al nonno Giuseppe Iannicelli sorvegliato speciale di 52 anni e alla compagna di origine marocchina Betty Taoussa di 27 anni, nel territorio di Cassano allo Ionio il 16 gennaio del 2014.

Si tratta dei sicari Fausto Campilongo e Cosimo Donato,  rispettivamente di 43 e 42 anni, autori del triplice omicidio in cui venne coinvolto anche il bambino Nicola Campilongo, ferito con un colpo alla testa fino a lasciarlo bruciare all’interno di una Fiat Uno, insieme ai congiunti, senza un briciolo di compassione. 

Mentre sul cofano dell’auto, ritrovata in contrada “Fiego”, veniva lasciata una moneta da 50 centesimi per simboleggiare il tradimento dell’uomo, attivo nel traffico della droga e prossimo al pentimento, forse per questo punito dal clan degli zingari di etnia rom. Il bambino si trovava in compagnia del nonno, a cui era stato affidato dopo l’arresto dei genitori per altri reati, travolto da un destino crudele e vittima di un ambiente familiare malsano, in una terra martoriata dalla ‘ndrangheta.

Dopo la fiaccolata tenutasi a Cassano allo Ionio, la mamma di Cocò, Antonia Maria Iannicelli, fece pervenire una lettera straziante: “Il mio cuore di mamma mi suggerisce di conservare nel mio animo il dolore di aver perso un figlio, ma di aver guadagnato un angelo che sicuramente non vuole che noi sulla terra continuiamo a farci del male, perché lui, sempre sorridente come lo era tra noi, vorrebbe certamente che la sua non sia una morte inutile, ma che porti pace nel cuore di tutti”.

Lo stesso Papa Francesco che ri recò in visita a Sibari il 21 giugno del 2014, incontrò i familiari di Cocò detenuti nella Casa Circondariale di Castrovillari, e durante l’omelia dispose la scomunica dei mafiosi, dinanzi a 200 mila fedeli.

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