Il mondo del cinema piange la scomparsa di Roberto Brunetti, trovato morto nella sua casa di Roma venerdì sera intorno alle 10:30. A far scattare l’allarme sono stati la compagna dell’attore ed alcuni amici amici, che non riuscivano a mettersi in contatto con lui da giovedì sera. Risale sempre a giovedì sera l’ultimo accesso di Roberto su Whatsapp.
Allarmata, la compagna dell’attore avrebbe quindi cercato di andare a trovarlo nel suo appartamento in via Arduino, vicino a piazza Bologna, ma non riuscendo ad avere risposta al campanello ha chiamato i soccorsi. Dopo che i vigili del fuoco sono riusciti ad aprire la porta, la polizia di San Lorenzo è entrata nell’abitazione ed ha fatto la tragica scoperta.
L’attore 55enne era senza vita, sdraiato supino sul letto avvolto nelle lenzuola. Non sono stati riscontrati nell’immediato segni di violenza sul corpo di Brunetti, né segni di effrazione nell’appartamento. Nel corso della perquisizione della casa, gli investigatori hanno trovato una piccola quantità di cocaina e due panetti di hashish. Sarà l’autopsia, predisposta dalla Procura di Roma, a stabilire con certezza se le droghe abbiano avuto un ruolo sulla morte dell’attore romano.
Brunetti aveva avuto ruoli in film come “Romanzo Criminale“, “Paparazzi” di Neri Parenti e “Fuochi D’Artificio” di Leonardo Pieraccioni, il film che lo aveva reso noto in tutto il paese grazie al ruolo dell’ex galeotto “Er Patata“. Nel 2012 le sue ultime apparizioni sul grande schermo nei film “Il rosso e il blu” e “Baci salati”.
Negli ultimi anni aveva lavorato come pescivendolo, stesso mestiere del padre, e nel 2009 era stato arrestato per possesso di hashish durante un controllo mentre era in motorino con un amico. Per sedici anni è stato compagno della collega Monica Scattini, una storia finita nel 2011 quattro anni prima della morte dell’attrice a causa di un melanoma.