Equitalia, 5 funzionari indagati di corruzione

29 perquisizioni effettuate e 5 funzionari di Equitalia iscritti nel registro degli indagati per corruzione nell’inchiesta avviata dalla Guardia di Finanza

Equitalia, 5 funzionari indagati di corruzione

Questa mattina sono scattate le perquisizioni degli uomini della Guardia di Finanza in diverse sedi di Equitalia sul territorio nazionale, nell’ambito di un’inchiesta per corruzione diretta dalla Procura di Roma.

L’inchiesta, guidata dal procuratore aggiunto Nello Rossi, coordinatore del gruppo dei “reati economici”, e dai pm Maria Francesca Loy e Francesco Ciardi, ha portato all’iscrizione nel registro degli indagati di 5 persone: Roberto Damassa, ex dirigente dell’agenzia di riscossione, Salvatore Fedele, dipendente di Equitalia, il commercialista Domenico Ballo, l’imprenditore Romolo Gregori e Alberto Marozzi, mediatore/consulente. Corruzione è l’ipotesi di reato formulata dagli inquirenti che hanno ordinato una serie di perquisizioni in varie città italiane (Roma, Napoli, Venezia, Genova, Latina) nella speranza di trovare riscontri utili a quanto captato nei mesi scorsi dalle intercettazioni telefoniche.

Secondo le accuse della procura capitolina gli indagati avrebbero garantito indebiti vantaggi finanziari a imprenditori e professionisti interessati dagli accertamenti dell’ente della riscossione dei tributi. Secondo i magistrati, in cambio di denaro o altri benefici sarebbero state accolte, senza che vi fossero i requisiti, istanze di rateizzazione di cartelle esattoriali oppure si sarebbe interferito nelle procedure alterando sia la correttezza dei dati relativi al pagamento sia la visibilità degli stessi.

Equitalia ha subito emesso una nota in cui ribadisce la sua massima collaborazione con gli inquirenti “affinché venga fatta piena luce sui fatti oggetto di indagine e sulle eventuali responsabilità. A tal fine, rimarrà a disposizione per fornire tutti i documenti e le informazioni necessari e procederà a porre in essere le opportune iniziative a tutela della funzione pubblica dell’agente della riscossione e della propria immagine”.

Si sono immediatamente fatte sentire anche le associazioni dei consumatori come il Codacons, che ha già annunciato l’intenzione di costituirsi “parte civile in rappresentanza dei contribuenti italiani nella vicenda che vede coinvolta Equitalia”.

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