Emilio Fede dopo la sentenza della Cassazione: “Chiederò la grazia a Mattarella”

Condannato in via definitiva per favoreggiamento della prostituzione nel processo Ruby bis, l’ex direttore del Tg4 sta pensando di chiedere la grazia al Capo dello Stato.

Emilio Fede dopo la sentenza della Cassazione: “Chiederò la grazia a Mattarella”

Emilio Fede, ex direttore del Tg1 e del Tg4, è stato condannato in via definitiva dalla Cassazione a 4 anni e 7 mesi di reclusione. Gli ermellini hanno infatti confermato le accuse di favoreggiamento della prostituzione mosse a suo carico durante il processo Ruby bis.

Sul punto, il giornalista di origini siciliane si considera “psicologicamente frantumato”. A suo modo di vedere, la condanna è del tutto ingiusta: durante le cene nella villa di Arcore di Silvio Berlusconi, l’ex direttore di Studio Aperto non avrebbe commesso alcun reato. Ed è proprio per questo motivo che conta di poter ottenere la grazia del Capo dello Stato Sergio Mattarella.

In questo modo, oltre a non morire con una simile vergogna sulle spalle, verrebbe riabilitata anche l’immagine della giustizia italiana. Con il suo legale Salvatore Pino, hanno già iniziato a vagliare l’ipotesi della grazia. “Ma si deve aprire un dibattito sul mio caso, rischio di tornare a essere un uomo libero solo a 94 anni...”.

Al momento Emilio Fede è in attesa di conoscere dove sconterà la pena. Il giornalista ha proposto gli arresti domiciliari a Napoli, città in cui vive la moglie, oppure a Milano, dove è in cura al San Raffaele a seguito di una caduta. Tra le altre opzioni, non ha escluso nemmeno l’affidamento ai servizi sociali. “Ne sarei onorato, anzi lo chiederò al giudice. Per quel poco che mi resta ancora da vivere, desidero contribuire al recupero dei giovani socialmente deviati”.

Sulla condanna non nasconde però che abbia avuto un certo peso l’invidia e il rancore, sentimenti maturati a suo danno negli anni scorsi. “Mi hanno sempre invidiato, lo so. Non si diventa direttore del Tg1 per caso. E il mio Tg4 con 1 milione di telespettatori? Non c’è riuscito più nessuno”. Non è quindi un caso che, fatta eccezione per Bruno Vespa ed Enrico Mentana, ad oggi non veda nessun degno erede in grado di poter autorevolmente condurre un tg.

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