Emergenza penitenziari: in Italia strutture sovraffollate al 132%

Il sistema carcerario italiano è in crisi a causa del sovraffollamento. Al 6 marzo 2025, i penitenziari ospitano 62.130 detenuti, mentre la capienza regolamentare è di 51.323 posti e quelli effettivamente disponibili solo 46.890.

Emergenza penitenziari: in Italia strutture sovraffollate al 132%

Il sistema italiano continua a trovarsi in una situazione critica a causa del sovraffollamento. Secondo l’ultimo report del Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà, aggiornato al 6 marzo 2025, nei penitenziari italiani si trovano 62.130 persone, a fronte di una capienza regolamentare di 51.323 posti. Tuttavia, i posti effettivamente disponibili sono solo 46.890, a causa dell’inagibilità di alcune aree in diversi istituti penitenziari.

A livello nazionale, l’indice di sovraffollamento si attesta al 132,5%, con ben 150 istituti (pari al 75,75% del totale) che superano il limite consentito. Particolarmente allarmante è la situazione in 53 istituti, dove l’affollamento raggiunge o supera il 150%. Tra i penitenziari più colpiti si segnalano: Milano San Vittore con un indice di sovraffollamento del 218,09%, Foggia al 208,36%, Brescia Canton Mombello con il 202,75%, Taranto al 198,55%.

L’analisi su base regionale mette in evidenza una situazione disomogenea, con alcune regioni che presentano livelli di sovraffollamento particolarmente gravi. Tra le più colpite troviamo:Puglia 169,17%, Molise 153,20%, Lombardia 152,42%, Veneto 150,46%, Friuli Venezia Giulia 148,42%, Lazio 141,42%. Il Garante sottolinea che questa situazione è determinata principalmente dalla differenza negativa tra il numero di persone detenute e i posti regolarmente disponibili.

Il dossier evidenzia come il picco dell’aumento del sovraffollamento si sia verificato nel 2023, con un consolidamento della tendenza nel 2024 e un ulteriore incremento nel 2025. Questo dato preoccupa particolarmente considerando che nel 2013 l’Italia era stata condannata dalla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo proprio a causa del sovraffollamento, che allora era del 139,67%.

Successivamente, grazie a interventi normativi, il fenomeno era stato contenuto fino al 131%. Tuttavia, a distanza di oltre un decennio, il numero di detenuti è nuovamente salito in maniera significativa, raggiungendo i 62.130 individui con un indice di affollamento del 132,50%.

Per affrontare efficacemente il problema del sovraffollamento, sarebbe necessario un approccio integrato che comprenda riforme legislative volte a favorire misure alternative alla detenzione per reati minori, ampliamento delle strutture per aumentare il numero di posti effettivamente disponibili, interventi sulla giustizia penale per accelerare i processi e ridurre il numero di detenuti in attesa di giudizio.

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