Sono decine gli incendi dolosi appiccati, dal 19 Agosto scorso, all’interno del Parco Nazionale della Majella. La caratteristica aridità che da sempre contraddistingue questo territorio durante la stagione estiva, resa ancor più critica dalle temperature eccezionalmente elevate di quest’anno, ha agevolato l’operato dei piromani, che hanno letteralmente distrutto una delle riserve naturali più belle ed importanti d’Italia.
La conta dei danni ad oggi lascia senza parole: sono oltre tremila, infatti, gli ettari di bosco andati in fumo, che corrispondono al 5% dell’intera superficie del Parco. Si tratta, purtroppo, di un bilancio provvisorio che, nonostante l’impegno continuo di protezione civile, alpini e vigili del fuoco nel spegnere le fiamme, si teme possa diventare ancora più drammatico.
Gli incendi sulle montagne del Morrone stanno quindi causando danni inestimabili, colpendo, inoltre, la biodiversità del territorio. Sono moltissime, infatti, le specie animali che popolano il Parco e che in questi giorni vengono decimate dalla furia del fuoco. Le specie più a rischio sono senza dubbio quelle che non riescono a spostarsi velocemente, come, ad esempio, lucertole ed orbettini, e che, cercando riparo sotto le pietre, inevitabilmente muoiono arrostiti. Duramente colpiti anche i branchi di animali più grandi, come cinghiali, lupi, caprioli, scoiattoli, lepri, faine e ricci, che, spaventati dalle fiamme, si sono riversati a valle in cerca di rifugio.
Non meno importanti, inoltre, i danni indiretti causati dagli incendi: gli esperti, infatti, evidenziano come le fiamme stiano distruggendo l’habitat naturale per molte delle specie ornitologiche più rare presenti in Italia e, con esso, stiano compromettendo duramente la loro possibilità di riproduzione. I grandi rapaci quali l’aquila reale, il falco pellegrino e il lanario rischiano di non riprodursi, data la mancanza di prede quali scoiattoli, piccoli uccelli e lepri, e ciò metterebbe a rischio estinzione molte specie protette.
Quello che sta accadendo in questi giorni sulle montagne del Morrone si preannuncia come l’incendio più distruttivo verificatosi nel Parco negli ultimi anni, secondo solo a quello degli Anni ’80.