Emergenza case in Sicilia: continuano le occupazioni

Emergenza case a Palermo e Catania, con il fenomeno dell'occupazione abusiva che si allarga e preoccupa i comuni. Numerose abitazioni occupate abusivamente da famiglie intere, che non hanno altra scelta

Emergenza case in Sicilia: continuano le occupazioni

L’emergenza case a Palermo e Catania è un fenomeno in continua crescita, ed è oramai diventato un problema sociale che riguarda una buona percentuale della popolazione. Aumenta il numero delle case occupate abusivamente, da parte di famiglie che non hanno altre soluzioni se non quella di stare in mezzo a una strada. Un altro caso si è verificato qualche ora fa a Palermo: un gruppo di sette famiglie si è introdotto in due palazzi che si trovano dove c’era un tempo la Fiera del Mediterraneo, e vano è stato l’intervento della polizia per allontanarli. Gli occupanti hanno fatto propri i locali e non hanno nessuna intenzione di andare via, anzi hanno minacciato di dare fuoco allo stabile visto che hanno con loro anche la benzina. Dalle grida si avverte una situazione disperata, di tristezza e stanchezza, che porta alla conseguente esasperazione.  

Qualche giorno fa, un altro gruppo di famiglie indigenti, dopo aver lasciato i locali dell’Hotel Archirafi dove sono stati abusivamente per 4 anni, hanno preso possesso degli uffici comunali dell’assessorato alle Attività Sociali, sito in via Garibaldi. Durante la protesta è stato aggredito anche un dipendente del Comune, che ha ricevuto anche insulti e minacce. Nel frattempo, la protesta di piazza Pretoria va avanti: qui sono ancora, dopo oltre una settimana, alcuni nuclei familiari e minacciano di restarvi ancora a lungo. Il sindaco Orlando, visibilmente preoccupato, ha convocato una seduta straordinaria del Consiglio per il 18 giugno, per fare il punto della situazione. 

Da un calcolo è emerso che ad avere una necessità abitativa sono circa 1100 nuclei familiari; la metà di essi ha però scelto la strada dell’occupazione in diverse zone della città e ad essere presi di mira sono stati per lo più gli appartamenti nei quartieri Borgo Nuovo, Zen e Sperone.

La situazione a Catania è simile a quella di Palermo: in tutta la città sono stati rilevati oltre 3mila appartamenti occupati abusivamente, mentre le graduatorie per l’assegnazione delle case popolari sono bloccate, anzi, addirittura ferme dal 2006. A Palermo la situazione è anche peggiore: ad attendere una casa popolare sono circa 14 mila famiglie, ma le graduatorie sono ferme 2004. Sarebbe il caso di procedere allo sblocco delle graduatorie, terminare gli alloggi cominciati e reinserire le famiglie nelle case.

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