Elettra Lamborghini, il video con i vigili urbani accende la polemica: il caso potrebbe arrivare in Parlamento

La cantante e influencer ha condiviso alcune storie su Instagram che la ritraggono mentre indossa il cappello d’ordinanza e scherza con due agenti della polizia locale, seduta all’interno di una delle auto di servizio.

Elettra Lamborghini, il video con i vigili urbani accende la polemica: il caso potrebbe arrivare in Parlamento

 PESCARA. Potrebbe avere ripercussioni ben oltre i social il video che vede protagonista Elettra Lamborghini, pubblicato durante la sua recente partecipazione alla Notte dei Serpenti a Pescara. La cantante, molto attiva su Instagram, ha condiviso alcune storie in cui appare all’interno di un’auto della polizia locale, mentre scherza con due agenti e indossa per qualche istante il cappello d’ordinanza. Il filmato, pensato come un contenuto ironico, ha fatto rapidamente il giro del web fino ad arrivare tra le mani del deputato di Alleanza Verdi e Sinistra Francesco Emilio Borrelli, che lo ha rilanciato sulla propria pagina Facebook dopo aver ricevuto una segnalazione da un cittadino indignato.

Il messaggio allegato alla segnalazione è diretto: «L’episodio, a mio avviso, lede il rispetto e la dignità delle nostre istituzioni, in particolare di chi si occupa di un tema delicato come la sicurezza. Pur comprendendo l’intento ironico, ritengo che questo tipo di comportamento, soprattutto se compiuto da personaggi pubblici con grande visibilità, rischi di banalizzare il valore della divisa e il ruolo delle forze dell’ordine, che meritano sempre rispetto e serietà».

Il post ha immediatamente scatenato un acceso dibattito tra i follower di Borrelli: nella sezione commenti, che ha superato quota 300, si fronteggiano posizioni contrastanti. Da un lato, chi minimizza l’accaduto definendolo una semplice goliardata: «Tra gli innumerevoli attacchi alla polizia, questo mi sembra uno dei meno rilevanti», scrive un utente. «Non avete proprio niente da fare voi deputati per pubblicare queste cose?», ironizza un altro. «Vi ricordo che la vita è una sola, ogni tanto potete farvi anche una risata», aggiunge qualcuno.

Dall’altro lato, c’è chi difende la segnalazione e sottolinea la necessità di tutela del decoro istituzionale: «Poi non ci lamentiamo se non si crede più nelle istituzioni». «Le regole sono regole, la polizia non avrebbe dovuto farla salire in auto», si legge tra i commenti più critici. Nel frattempo, gli stessi agenti coinvolti avrebbero confermato che si è trattato di un momento scherzoso e senza intenzioni irrispettose, ma la questione potrebbe ugualmente finire all’attenzione del Parlamento, specie se altri esponenti politici dovessero sollevare interrogazioni formali.

Non è escluso che l’episodio venga analizzato anche a livello locale, soprattutto per valutare eventuali profili di irregolarità nella gestione dell’immagine delle forze dell’ordine. L’intera vicenda pone nuovamente al centro il dibattito sul ruolo pubblico delle celebrità sui social e sulla responsabilità comunicativa in situazioni che coinvolgono simboli ufficiali, come le divise o i mezzi delle forze dell’ordine, anche quando il tono è evidentemente giocoso. 

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