Elena Ceste, i suoi vestiti erano stranamente asciutti

Il marito di Elena aveva consegnato i vestiti della moglie ai Carabinieri: aveva detto di averli trovati nel cortile infangato, ma i vestiti della donna erano invece asciutti. La donna è stata uccisa, il suo corpo è stato trovato in un canale vicino casa

Elena Ceste, i suoi vestiti erano stranamente asciutti

Il giallo sulla morte di Elena Ceste si infittisce e nuovi dettagli si aggiungono ad altri che pongono interrogativi ancora senza risposta. La donna, scomparsa da Costigliole il 24 gennaio e ritrovata solo lo scorso 18 ottobre in un canale a circa due chilometri da casa, si era allontanata e aveva lasciato i vestiti vicino al cancello e nel cortile. Questa affermazione è stata data dal marito di Elena, Michele: era stato lui a denunciare la scomparsa della moglie e a dichiarare la posizione dei vestiti, che lui aveva poi consegnato ai Carabinieri di Costigliole.

Il suo gesto era stato subito contestato dagli inquirenti, ma una cosa molto importante però non era sfuggita: stranamente i vestiti di Elena erano asciutti e quella mattina, che era umida e vi era anche una certa foschia, i suoi vestiti avrebbero dovuto essere perlomeno un po’ bagnati. I Carabinieri del Ris stanno ancora esaminando il maglione, gli slip, il reggiseno e altri indumenti che la donna indossava prima della scomparsa, e hanno anche prelevato alcuni campioni di terreno nel giardino.  

I vestiti non sembra siano stati poggiati sul terreno di un giardino, e non c’ è traccia di fango o d’erba. Alla consegna degli abiti mancano le calze e Michele ne porta in Questura un paio che sembrano nuove, appena uscite da un cassetto. Anche gli occhiali vengono consegnati dopo: elementi che non quadrano, particolari che escono fuori a poco a poco, inspiegabili. Giorgio Vitari, procuratore di Asti, ha precisato che l’indagine si sta concentrando sui minuti successivi alla scomparsa di Elena. Intanto il legale di Michele, Claudia Girola, chiede ai giornalisti di fare meno pressioni su Michele e sulla famiglia, per evitare fastidi e nervosismo.

Il marito di Elena però sembra tranquillo: Michele Buoninconti dichiara di essere in pace con Dio e gli uomini, e sulla necessità di trovare un perito per assistere all’autopsia della moglie risponde: “Non serve, non sono io l’assassino, sono in grado di difendermi da solo“. Da poco però si è venuto a sapere che Michele era indagato per l’accusa di “istigazione al suicidio“, cosa che però non è avvenuta, perché Elena Ceste è stata uccisa. 

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